AGI - "Guardando al futuro, un’ulteriore e durevole ripresa continua a dipendere in larga misura dall’evoluzione della pandemia e dal buon esito delle politiche di contenimento". È quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile della Bce, secondo il quale "sulla base dei prezzi correnti del petrolio e dei relativi contratti future, e tenendo conto della riduzione temporanea dell'Iva in Germania, è probabile che l'inflazione complessiva rimarrà negativa nei prossimi mesi, per poi diventare positiva agli inizi del 2021".
Crisi Covid triplice shock per economia
La Bce rileva che "la crisi legata al Covid ha rappresentato un triplice shock per l'economia mondiale. A differenza delle crisi passate - spiega il rapporto della banca centrale - questa crisi ha colpito in modo particolarmente grave i consumi privati nel primo semestre del 2020", si legge. "In prospettiva, se è probabile che gli effetti negativi delle misure di contenimento verranno meno e che la produzione mondiale registrerà un graduale recupero, la perdurante incertezza circa le prospettive economico-sanitarie continuerà a gravare sui consumi, frenando così una ripresa più vigorosa dell'attività economica".
Permane necessità ampio grado stimoli monetari
"Permane la necessità di un ampio grado di stimolo monetario per sostenere la ripresa economica e salvaguardare la stabilità dei prezzi nel medio termine". Lo rileva il bollettino della Bce, in cui l'istituto conferma di essere pronta "ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente all’obiettivo, in linea con il suo impegno ad adottare un approccio simmetrico".
Pandemia principale fonte incertezza per economia
"La pandemia di coronavirus rimane la principale fonte di incertezza per l’economia mondiale". Si legge nel bollettino mensile, secondo il quale "i rischi per le prospettive mondiali rimangono orientati al ribasso alla luce della persistente incertezza sull’evoluzione della pandemia, che potrebbe segnare l’economia mondiale in maniera duratura. Altri rischi al ribasso riguardano l’esito dei negoziati sulla Brexit, il rischio di un aumento del protezionismo commerciale e gli effetti negativi di più lungo termine sulle catene di approvvigionamento mondiali".
Complessivamente l'istituto ritiene che i "rischi per l'economia restino orientati al ribasso", anche se "le informazioni più recenti indicano un forte, anche se non completo, recupero dell’economia, sostanzialmente in linea con quanto ci si attendeva, benché il livello dell’attività rimanga ben al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia di coronavirus".
Misure straordinarie di bilancio siano temporanee
"Un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato rimane essenziale alla luce della forte contrazione dell’economia dell’area dell’euro, anche se le misure adottate dovrebbero essere mirate e temporanee". si legge nel rapporto dell'Eurotower, secondo il quale "le misure di bilancio di ampia portata adottate nel corso del 2020 hanno condotto a un corrispondente peggioramento del saldo primario corretto per gli effetti del ciclo, il quale si aggiunge a una componente ciclica negativa che rispecchia il deterioramento della situazione macroeconomica. Ci si attende che il successivo miglioramento sia trainato dalla graduale revoca delle misure di emergenza e da un miglioramento della situazione congiunturale".