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La banca centrale cinese ha iniettato cento miliardi di yuan nel sistema finanziario per mantenere a un livello sufficiente la liquidità durante l’epidemia di coronavirus. La People’s Bank of China ha iniettato cento miliardi di yuan (13,21 miliardi di euro) attraverso un meccanismo di rifinanziamento a sette giorni a un tasso di interesse al 2,4%.
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Contemporaneamente sono maturati prestiti per mille miliardi di yuan, lasciando un ritiro netto di 900 miliardi di yuan (118,96 miliardi di euro). L’operazione è stata annunciata contemporaneamente all’iniezione di liquidità di duecento miliardi di yuan alle istituzioni finanziarie, 26,43 miliardi di euro, con tasso di interesse a un anno al 3,15%.
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