Il Mobile World Congress di Barcellona si farà. Il consiglio di Gsma, l'associazione che organizza l'evento ha deciso di mantenere "per il momento" l'edizione di quest'anno nonostante l'ondata di annullamenti delle aziende partecipanti per paura del coronavirus. Lo hanno confermato fonti Gsma, che specificano che l'organizzazione continua a "monitorare attentamente" l'evoluzione del virus e che manterrà contatti regolari con le autorità sanitarie mondiali e spagnole, nonché con gli esperti, per garantire la sicurezza dei partecipanti.
Il governo della Catalogna aveva già fatto sapere di "non contemplare" la sospensione dell'edizione di quest'anno della più importante fiera al mondo sulla telefonia mobile, prevista per fine mese. Non c'è "alcun elemento" che faccia stare "in allerta" e pensare a "un qualche pericolo" derivante dall'epidemia da coronavirus, aveva spiegato il responsabile per l'Industria, Angels Chacon, intervistato da Catalunya Radio.
Ma negli ultimi giorni si è susseguita una catena di defezioni, anche importanti, che hanno fatto sorgere più di qualche dubbio sulla sensatezza di mantenere in piedi l'appuntamento. Prima era stata la sudcoreana LG che aveva fatto sapere di pensare innanzitutto "alla sicurezza e alla salute dei suoi dipendenti, partner e clienti" e per questo aveva deciso di annullare la partecipazione al Mwc. Poi erano venuti Ericsson, Sony, Cisco, Facebook, Amazon e, da ultimo, com un colpo che sembrava ferale, Nokia.
Ma intanto un altro colosso sudcoreano, Samsung, protagonista atteso della fiera, confermava ad AGI la partecipazione e lo stesso facevao quasi tutte le case cinesi, a partire da quelle impegnate sia sul fronte degli smartphone che delle reti 5G come Huawei e Zte.
Zte, impegnata nello sviluppo delle reti di quinta generazione in Italia, presenterà a Barcellona non solo le tecnologie wireless di nuova generazione, ma anche nuovi smartphone come il Blade e l'Axon 5G ha fatto sapere che parteciperà, come previsto.
"Dopo l'esplosione del nuovo coronavirus, oltre a rispondere attivamente e organizzare le risorse per garantire il servizio di telecomunicazione nelle aree interessate, Zte ha sempre posto la salute dei nostri dipendenti e clienti come priorità" si legge in una nota dell'azienda, "in conformità con le linee guida del dipartimento sanitario cinese e dell'Oms, Zte ha adottato una serie di forti misure di prevenzione, controllo e salvaguardia: assicurerà che tutti i dipendenti della Cina continentale, compresi i cittadini non cinesi, non manifestino sintomi per 2 settimane prima della partenza e dell'arrivo nel Mwc e tutti i dipendenti devono sottoporsi all'autoisolamento di 2 settimane per garantire la salute e la sicurezza di tutto il personale".
L'azienda ha disposto anche che tutti i dirigenti che partecipano alle riunioni di alto livello si autoisolino in Europa per almeno due settimane prima della fiera di Barcellona, che lo stand e le attrezzature della fiera vengano disinfettati quotidianamente e che il personale di presentazione dello stand provenga da Paesi al di fuori della Cina e principalmente dall'Europa".
Misure simili saranno adottate da Huawei che ha annunciato di non avere intenzione di annullare la propria partecipazione, particolarmente significativa per il ruolo che il colosso delle telecomunicazioni ha assunto nello sviluppo del 5G in Europa, specie dopo la decisione della Commissione europea di non tagliare la tecnologia cinese fuori dalle reti Ue. "Non parteciperà nessuno che provenga dalla provincia dello Hubei" ha detto una fonte dell'azienda all'AGI, "la partecipazione del management che viene dalla Cina sarà limitata e tutti dovranno fare 14 giorni di quarantena prima di partecipare". Anche Honor, il marchio nato da una costola di Huawei e pensato per la clientela giovane, sarà a Barcellona.
Anche Oppo e Xiaomi, due dei principali player cinesi nel mondo della telefonia mobile, con quote di mercato in continua crescita in Europa e in Italia, hanno confermato ad AGI che parteciperanno all'evento di Barcellona.
La franco-cinese Wiko ha deciso di non partecipare con uno stand di presentazione dei nuovi modelli, ma la scelta - si legge in una nota dell'azienda - non ha a che fare con l'epidemia di coronavirus quanto piuttosto con una strategia generale che vede il brand concentrarsi su attività più strategiche ed efficienti per i singoli mercati in cui è presente.
Intanto il quotidiano La Vanguardia tiene conto delle disdette che si fano ogni giorno più numerose.
- Accedian (Canada)
- Amazon (Usa)
- Amdocs (Usa)
- AppsFlyer (Usa)
- ARCEP (Francia)
- AT&T (Usa)
- British Telecom (GB)
- Ciena (Germania)
- Cisco (Usa)
- CommScope (Usa)
- Dali Wireless (Usa)
- Deutsche Telekom (Germania)
- Ericsson (Svezia)
- F5 Networks (Usa)
- Facebook (Usa)
- Gigaset (Alemania)
- Iconectiv (Reino Unido)
- Intel (Usa)
- KMW (Germania)
- LG (Corea del Sud)
- McAfee (Usa)
- MediaTek (Taiwan)
- NTT Docomo (Giappone)
- Nokia (Finlandia)
- Nvidia (Usa)
- Orange (Francia)
- Radwin (Israele)
- Rakuten (Giappone)
- Royole Corporation (China)
- Sony (Giappone)
- Spirent (GB)
- Sprint (Usa)
- Ulefone (Cina)
- Umidigi (Cina)
- Vivo (Cina)
- Vodafone (GB)