Natale: Confesercenti, piu' doni ma cheap trionfa su qualita'
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Natale: Confesercenti, piu' doni ma cheap trionfa su qualita'

Natale: Confesercenti, piu' doni ma cheap trionfa su qualita'

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(AGI) - Roma, 29 nov. - Nel 2014 l'Italia e' peggiorata per lamaggioranza degli italiani (il 54%) ma la speranza e' piu'forte delle difficolta'. E' questo l'atteggiamento con il qualegli italiani si avvicinano alle festivita' di fine anno,durante le quali il pensiero restera' rivolto ai problemi piu'gravi - disoccupazione e fisco - ma la tendenza sara' dispendere qualcosa in piu' per rendere il Natale una festa inpiena regola. Le famiglie acquisteranno doni per 7 miliardi dieuro. Le tredicesime ammonteranno quest'anno a 42 miliardi (inmedia 8 euro in piu' a lavoratore) e alimenteranno spese per 22miliardi, ma il resto servira' per pagare le imposte (percomplessivi 11 miliardi a dicembre fra Tasi, Imu eaddizionali). E' quanto emerge dal consueto sondaggioConfesercenti SWG sul Natale degli italiani. Natale frasperanza e un anno difficile alle spalle la prosecuzione dellacrisi e le "tasse natalizie" dunque spingono a rendere prudentile feste degli italiani, che pero' non smettono di aver fiducianel futuro: il 47% degli italiani arriva al Natale 2014mantenendo la speranza, contro un 22% che si sente sfiduciatoed un 8% che si definisce indignato. Un dato di fiducia, chearriva nonostante la maggior parte degli intervistati dia ungiudizio negativo sull'anno appena trascorso: il 54% pensa chenel 2014 l'Italia sia peggiorata, il 40% invece la vedestagnante, mentre solo uno sparuto gruppo (6%) intravedeprofili di miglioramento. Complessivamente, il 29% dellepersone intervistate ha dichiarato di attendersi un Natalepeggiore di quello del 2013; il 48% - il 2% in piu' delloscorso anno - ritiene che sara' uguale, mentre il 23% scorgemiglioramenti in arrivo. Le richieste sotto l'albero: riduzionedi disoccupazione, fisco e privilegi priorita' per gli italianiIl lavoro rimane la prima preoccupazione degli italiani. Tra lepriorita' che, se potessero, gli italiani indicherebbero alGoverno, c'e' la lotta alla disoccupazione, interventodesiderato dal 35% dei rispondenti. Segue la richiesta di unariduzione del peso fiscale (indicata dal 30%) e dei privilegi edegli abusi (24%). Pochissime preferenze, invece, raccolgonogli interventi per ridurre la micro-criminalita' (5%) e irischi di calamita' naturali, indicati solo dal 6% nonostante irecenti, tragici avvenimenti. Il 60% degli italiani ridurra',comunque, le spese natalizie, contro il 34% che ha intenzionedi spendere come lo scorso anno e il 6% che aumentera' il suobudget. Tra i fattori che condizioneranno la spesa in questoNatale, si registra il crollo dello spauracchio dei prezzi:indicati come fattore condizionante solo dal 16% degliitaliani, contro il 41% del 2007. Un effetto chiaro delrallentamento dell'inflazione registrato negli ultimi 12 mesi.Cresce, invece, il numero di coloro che addita le tasse e letariffe fra gli ostacoli agli acquisti natalizi: adesso sonocirca 11,8 milioni (il 25%), quasi 3 milioni in piu' delloscorso anno, quando a lamentarsi dell'imposizione fiscale erano8,9 milioni di persone (il 19%). L'eccesso di pressione fiscalee' diventato cosi' l'ostacolo principale allo shoppingnatalizio dei nostri concittadini. La bassa inflazione e gliaumenti contrattuali - prosegue il sondaggio Confesercenti-Swg- hanno portato a un leggero aumento del monte totale delletredicesime: questo dicembre la cifra complessiva e' di 42,3miliardi, con una variazione dello 0,6% sul 2013. Un piccoloaumento, che si traduce in un mini-incremento di 8 euro apersona. Diminuiscono pero' i percettori: questo Natale 1italiano su 4 dichiara di non avere nel proprio nucleofamiliare nessuno che benefici della tredicesima, contro il 22%dello scorso anno. Comunque, il lieve aumento del montetredicesime e' eroso dalle pendenze degli italiani: circa 12,8miliardi del totale della mensilita' aggiuntiva andra' asaldare conti in sospeso e mutuo, con un aumento del 9,2%rispetto al 2013. Crolla, invece, il risparmio: i percettori ditredicesima metteranno da parte, questo dicembre, solo 7,4miliardi. E' il 15,9% in meno rispetto allo scorso anno, per unsaldo negativo di oltre 1 miliardo di euro. Piu' della meta'dell'ammontare complessivo (22 miliardi) verra' inveceinvestita in acquisti: 15 miliardi circa saranno utilizzati perspese per la famiglia o la casa, mentre 7 miliardi serviranno amettere i regali sotto l'albero. Le famiglie italiane nonrinunceranno alla tradizione magica del Natale ed ai regali dascartare: quest'anno, sotto gli alberi addobbati da luci edecorazioni, verranno scartati doni per 7 miliardi di euro, conuna leggera crescita della spesa di 270 milioni rispetto al2013. Circa il 14% degli intervistati del sondaggio afferma divoler spendere di piu' per i regali rispetto alle festivita'dello scorso anno, mentre il 31% opta per una spesa in lineacon il 2013 ed il 55% sceglie invece, per quest'anno, dispendere meno. Tra gli italiani permane, quindi, unatteggiamento di grande prudenza e quest'anno la convenienzasara' la parola d'ordine per destreggiarsi tra le vie delloshopping natalizio: il 71% del campione risponde, infatti, chesi potra' permettere regali convenienti per festeggiare, mentresolo il 16% preferira' regali di qualita' per i propri cari ed,infine, un 13% ammette che non potra' permettersi nessunregalo. Per i piu' piccoli si tendera', pero', ad orientare lascelta verso regali utili, come evidenzia la scelta del 43% delcampione, ma un 31% non rinuncia alla tradizione dei giochi diuna volta ed, infine, un 12% che optera' per sorpresetecnologiche. La ponderazione negli acquisti mostra una sceltadi limitare le spese per i doni di parenti (il 18% contro il16% del 2013) ed amici (il 18% rispetto al 14% dello scorsoanno) ma gli italiani saranno meno severi con il partner (il 9%come lo scorso anno), i bambini (solo il 5%) ed i pranzi e lecene delle feste natalizie (il 9%). (AGI).
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