Milano - Monte dei Paschi di Siena sempre più a picco in Borsa, dove il titolo ha perso oggi quasi il 20% (-19,3%), toccando il nuovo minimo storico, mentre la capitalizzazione è scesa a 750 milioni di euro. La banca senese è nel mirino degli operatori, mentre gli altri istituti oggi hanno tenuto la linea di galleggiamento. Sul tema è tornato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il quale ha ricordato che lo scudo approntato dal governo in caso di difficoltà è pronto, "lo strumento precauzionale per la liquidità è a disposizione se necessario". Insieme a questo anche "tutte le misure a lungo termine che il governo ha messo in atto da quando è in carica, di tipo strutturale, di sostegno al sistema bancario ma anche di tipo strutturale a sostegno degli investimenti, all'economia reale".Al di là della garanzia sulla liquidità però potrebbe essere necessaria un'iniezione di capitale, che secondo le voci avverrebbe con l'apporto del Fondo Atlante, opportunamente ricapitalizzato.
La Consob ha disposto il divieto temporaneo alle vendite allo scoperto sul titolo Banca Monte dei Paschi di Siena per l'intera seduta di domani. Il divieto è stato adottato in applicazione dell'articolo 23 del Regolamento comunitario in materia di "Short Selling", tenuto conto della variazione negativa di prezzo registrata dal titolo. Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli. Con ciò viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre 2012 in virtù del Regolamento comunitario in materia di "Short Selling".
Sempre Padoan oggi all'assemblea dell'Ania ha affermato che si valutano misure per coinvolgere il mondo assicurativo nello sviluppo del Paese, mentre il presidente dell'associazione ha negato contatti per la ricapitalizzazione di Atlante o la costituzione di Atlante 2. Intanto secondo Goldman Sachs il sistema bancario italiano avrebbe bisogno fino a 40 miliardi di euro per fare pulizia nei bilanci, con un rafforzamento patrimoniale che metterebbe in sicurezza i conti rispetto alle eventuali perdite sui crediti
Da registrare la presa di posizione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che risponde "assolutamente sì", a chi gli chiede se ci sia da fidarsi delle banche italiane. "I mercati reagiscono con ansia anche a fini speculativi - ha detto - dobbiamo distinguere la questione di Borsa da alcune piccole criticità che il paese ha e che nonc'entrano con i fondamentali dell'economia reale". Secondo Boccia, per mettere in sicurezza il sistema bancario il governo deve continuare nella strada seguita con il 'modello Atlantè, evitando possibili svendite. "Il modello Atlante mi sembra quello con cui continuare nella strada intrapresa sugli Npl, che vengono dal calo del Pil del 10% dal 2008; questi sono gli effetti sull'economia reale sul sistema bancario. Dobbiamo evitare che il ribasso in Borsa possa determinare la svendita di alcuni pezzi del sistema bancario italiano, mi sembra che questo sia il segnale su cui stare attenti".
Tornando al Monte Paschi da notare le prese di posizione del mondo politico e sindacale. Dapprima l'accorato appello del sindaco di Siena, Bruno Valentini, che chiede il salvataggio dell'istituto: "Occorrono soluzioni analoghe a quelle utilizzate per salvare le altre banche europee - ha detto - il governo intervenga a tutela di lavoratori e risparmiatori. I gravissimi errori e reati compiuti in passato dai vertici del sistema Mps, da punire in maniera esemplare non devono ricadere su lavoratori e risparmiatori e pertanto ci attendiamo misure tempestive e risolutive per consolidare Banca Mps". Se necessario, invoca Valentini, "si devono imporre all'Europa soluzioni analoghe a quelle che pochi anni fa sono state utilizzate per mettere in salvaguardia le banche di altri Paesi, alcune delle quali sono tuttora esposte pesantemente sul fronte dei derivati. Il nostro Governo può e deve intervenire per risolvere un problema che penalizza l'intero sistema bancario italiano".
A sua volta Annamaria Furlan, segretario Cisl, ha affermato: "Siamo esterrefatti. Per la seconda volta, dall'inizio dell'anno, il Monte dei Paschi di Siena finisce sotto il tiro della speculazione e come in passato, nessuno interviene per fronteggiare questo assalto. Quello che fa scandalo è il mancato contrasto da parte del Governo a questa situazione che, lasciata a se stessa, potrebbe determinare danni enormi alla banca, ai lavoratori ed a tutto il sistema bancario. Chi siede al Governo delle banche e del Paese si faccia carico delle proprie responsabilità ed intervenga per arginare questa deriva. In Europa altre banche hanno goduto di maggior rispetto e sostegno, pur in situazioni simili al Monte dei Paschi. Occorre al più presto trovare una soluzione nazionale per lo smaltimento dei crediti deteriorati, per togliere alle banche, a partire dal Monte dei Paschi, quella zavorra che ne impedisce qualunque prospettiva". (AGI)