Migliorano i conti pubblici e cala la pressione fiscale
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Migliorano i conti pubblici e cala la pressione fiscale

Migliorano i conti pubblici e cala la pressione fiscale

Migliorano i conti pubblici e cala la pressione fiscale
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(AGI) - Roma, 4 lug. - Migliorano i conti pubblici dell'Italiae cala, anche se lievemente, la pressione fiscale. Secondo idati Istat, il rapporto il deficit/pil nel primo trimestre 2014si e' attestato al 6,6% contro il 7,3% del I trimestre 2013. Subase congiunturale, pero', il deficit/pil risulta in nettorialzo: nel IV trimestre 2013 era al 2,8%, mentre nel IIItrimestre era al 3,5% e nel secondo al 3,8%. Per trovare unvalore analogo al 6,6% bisogna tornare indietro al primotrimestre del 2012, quando il deficit/pil si attesto' al 6,5%,cosi' pure nel primo trimestre 2011 (6,9%). In leggero calo lapressione fiscale: nei primi tre mesi dell'anno e' stata parial 38,5%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto allo stessoperiodo dell'anno precedente. Per quanto riguarda il bilancio dello Stato, il saldoprimario (indebitamento al netto degli interessi passivi) nelprimo trimestre e' risultato negativo e pari a 8.140 milioni dieuro (era stato -9.948 milioni di euro nel corrispondentetrimestre del 2013). Il rapporto saldo primario/Pil e'risultato pari a -2,2%, in miglioramento di 0,5 puntipercentuale rispetto al corrispondente periodo dell'annoprecedente. Nel primo trimestre 2014, il saldo corrente(risparmio) e' risultato negativo per 17.684 milioni di euro,in miglioramento rispetto ai -18.815 milioni di euro registratinel corrispondente trimestre dell'anno precedente. L'incidenzasul Pil e' passata da -5,0% del primo trimestre del 2013 a-4,7%. Intanto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,rassicura sulle privatizzazioni: "non stanno andando arilento", ha assicurato. Il ministro ha anche aggiunto che "laripresa e' ancora debole" e che bisogna favorire gliinvestimenti mettendoli al centro dell'agenda economica."Abbiamo bisogno di trovare una soluzione", ha sottolineato ilministro, "per fronteggiare l'attuale livello degliinvestimenti basso e inadeguato. Gli investimenti vanno quindimessi al centro dell'agenda economica perche' questo potrebbe favorire la crescita nel medio termine, generando occupazionee capacita' produttiva. L'Italia", ha affermato Padoan, "e'determinata a mettere in campo azioni concrete per supportaregli investimenti durante il semestre della presidenza Ue, insinergia con il lavoro del G20". (AGI).
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