Made in Italy: Coldiretti, aumento record export formaggi +8%
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Made in Italy: Coldiretti, aumento record export formaggi +8%

Made in Italy: Coldiretti, aumento record export formaggi +8%

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(AGI) - Roma, 18 set. - Le esportazioni di formaggi e latticiniitaliani all'estero in quantita' sono aumentate dell'8 percento per effetto della reputazione di alta qualita'conquistata a livello internazionale. E' quanto emerge da unaanalisi della Coldiretti relativa al primo semestre del 2015divulgata in occasione di Cheese 2015 organizzata da Slow Foode citta' di Bra'. "Circa i tre quarti della produzione esportata sonodestinati al mercato comunitario dove - sottolinea laColdiretti - si registra un incremento del 10 per cento conaddirittura un leggero aumento del 2 per cento anche a casa deitradizionali concorrenti francesi. Fuori dall'Europa iprincipali acquirenti sono gli Stati Uniti dove l'incremento e'stato del 18 per cento ma le produzioni nostrane vanno forteanche in Cina (+39 per cento). Risultati incoraggianti favoritianche dal fatto che con gli ultimi riconoscimenti salgono a 48i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) tutelatidall'Unione Europea con l'Italia che sorpassa la Francia fermaa 45 ed e' diventata leader europeo e mondiale nella produzionecasearia di qualita'". "La sfida tra Italia e Francia nella produzione di formaggiha radici lontane e se Charles De Gaulle si chiedeva comegovernare la Francia che ha piu' formaggi che giorni nelcalendario, la situazione non gli sarebbe parsa certamente piu'facile in ltalia che di formaggi tradizionali censiti dalleRegioni ne ha ben 487 che si aggiungono - sottolinea laColdiretti - a quelli denominazione di origine protetta (Dop)ai quali e' destinato circa la meta' del latte consegnato dagliallevamenti italiani (45,5 per cento per circa 50 milioni diquintali). Il vantaggio tricolore sulla Francia e' ancora piu'eclatante se si considerano le quantita', con la produzione diformaggi a denominazione di origine italiano che e' vicina a500 milioni di chili, praticamente il doppio di quellarealizzata dai cugini d'oltralpe. E lo schiaffo brucia ancoradi piu' se si considera che a fronte dell'aumento delleesportazioni di formaggi italiani in Francia, quelle deiformaggi francesi in Italia sono in leggero calo nel primosemestre del 2015 Nonostante questi primati produttivi, gliitaliani con 20,7 chilogrammi per persona all'anno sono -sottolinea la Coldiretti - solo settimi nel mondo per consumodi formaggi preceduti dai francesi con 25,9 chilogrammi atesta, ma anche da islandesi, finlandesi, tedeschi, estoni esvizzeri. Ma a preoccupare e' anche la qualita' dei formaggivenduti in Italia al di fuori delle denominazioni tutelate, conquasi la meta' delle mozzarelle che sono fatte con latte oaddirittura cagliate provenienti dall'estero, anche se -denuncia la Coldiretti - nessuno lo sa perche' non e'obbligatorio riportarlo in etichetta. Il primato italiano e'messo anche a rischio del diktat dell'Unione Europea che vuoleimporre all'Italia di liberalizzare l'utilizzo del latte inpolvere nei formaggi fino ad ora vietato da una leggenazionale. Il 29 settembre scadra' l'"ultimatum" fissato dallaCommissione Europea sulla richiesta all'Italia di porre fine aldivieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latteconcentrato e latte ricostituito per la fabbricazione diprodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla leggenazionale. La lettera di "diffida" della Commissione Europeasull'infrazione n.4170 vuole imporre all'Italia di produrre"formaggi senza latte" ottenuti con la polvere con il rischiodi far sparire 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioniitaliane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempoda generazioni. Una eventualita' contro la quale ha presoposizione lo stesso primo Ministro Matteo Renzi che ha adottatosimbolicamente i formaggi italiani nel corso della giornatadell'agricoltura italiana promossa dalla Coldiretti ad Expo".(AGI).
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