Roma - Per la prima volta sei start up italiane si lanciano alla conquista del mercato internazionale e sbarcano alla nona edizione della piu' importante fiera dell'innovazione tecnologica in Asia. APEC 2016 aprira' i battenti il 14 luglio a Shenzhen, nel sud della Cina. Regista della missione, Marco Mistretta, amministratore delegato della filiale italiana di IngDan, internet company dedicata alla raccolta di progetti hardware IoT quotata alla borsa di Hong Kong. Con oltre ottomila partner tra industrie manifatturiere, distributori e investitori, IngDan accompagnera' i sei "campioni nazionali" nel cuore del piu' grande mercato IoT del mondo. Mistretta raccoglei cosi' i frutti di semi piantati a ottobre scorso alla Maker Faire di Roma con il programma #RoadToSuccess: "Portiamo a Shenzhen i quattro vincitori e i due finalisti della Maker Faire, l'esempio piu' bello del Made in Italy 4.0 di cui tanto si parla ma di cui e' sempre piu' difficile fare una fotografia" ha detto l'ad di IngDan Italia.
APEC 2016 potrebbe essere una svolta per questi ragazzi (il piu' giovane ha 22 anni, il piu' grande 40) che hanno avuto il "coraggio e la passione" di fondare delle micro multinazionali per inseguire il sogno di un successo internazionale. "Questa e' solo la prima di una serie di importanti iniziative rivolte a ridurre le distanza tra l'Italia e la Cina" ha detto Mistretta "IngDan e' l'unica piattaforma al mondo che permette a chiunque abbia un'idea valida di realizzarla e farla crescere con successo". I giovani che si preparano a partire dovranno convincere gli investitori finanziari alla giornata di pitch organizzata nell'IngDan Experience Center di Shenzhen, dove ci sara' l'approccio reale con un mercato da un miliardo di persone e dove gli investimenti sono diversi, i rischi piu' alti e le opportunita' molto piu' numerose, ma "bisogna saperle cogliere".
A raccogliere la sfida sono: Davide Venturelli, di Modena, che ha sviluppato Archon, un software per la gestione di flotte di droni e piattaforme di ricarica mobile per i droni che permettono di facilitare il controllo in zone remote e pericolose come piattaforme, pipeline, generation station. Con GET, invece, i fratelli romani Edoardo e Emiliano Parini hanno inventato un bracciale smart che sfruttando la conduzione ossea, semplifica l'utilizzo dei device (smartphone, tablet, pc); basta avvicinare il dito all'orecchio per ascoltare contenuti e rispondere a messaggi, chiamate o dettare istruzioni a Siri. Con Horus Saverio Murgia, milanese, ha inventato un dispositivo pensato per assistere persone cieche e ipovedenti: attraverso una telecamera, Horus registra le immagini esterne a 180 gradi che vengono trasformate dall'algoritmo in un'audio guida. Iomote di un altro romano, Claudio Carnevali, e' la piattaforma end-to-end per la gestione di sensoristica in ambito IoT professionale per i system integrators. A Torino Alessandro Sappia ha sviluppato Biotechware, una tecnologia che punta a semplificare la diagnostica della patologia cardiovascolare grazie a elettrocardiografo in remoto e in icloud. Infine il milanese Andrea Rinaldo sbarca a Shenzhen con Xmetrics, un wearable device da posizionare dietro la testa e che fornisce la soluzione per monitorare le performance sportive dei nuotatori, su un mercato 26 milioni di appassionati. (AGI)