"Per il suo ruolo Tito Boeri dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica", mentre le sue valutazioni al dl Dignità "sono politiche, non tecniche. Per quanto ci riguarda dovrebbe dimettersi”. Così il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D'Uva. "Boeri - insiste D'Uva - è stato votato da qualcuno? Le parole usate ieri dal presidente dell’Inps in commissione lavoro sul dl Dignità tradiscono un atteggiamento politico, non tecnico. Con toni fuori luogo. Un’entrata a gamba tesa che ha contribuito ad una escalation sinceramente inaccettabile, mentre il Parlamento si appresta a discutere un provvedimento atteso da tempo, e pensato per aiutare tutti coloro che hanno sofferto di più questi anni di crisi. Per il suo ruolo Tito Boeri dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica, invece di rilanciare previsioni arbitrarie e parziali sugli effetti del Decreto. Proprio ieri, i tecnici del Servizio Bilancio della Camera hanno chiarito che le stime sul calo dell’occupazione non sono dimostrabili. Sono valutazioni politiche, non tecniche, al provvedimento. Ma questo non è il compito per cui Boeri è stato chiamato alla Presidenza dell’Inps. Per quanto ci riguarda dovrebbe dimettersi”, conclude il capogruppo M5S alla Camera.