Licenziata per post su Facebook: "mina autorevolezza dirigente"
ADV
ADV
Licenziata per post su Facebook: "mina autorevolezza dirigente"

Licenziata per post su Facebook: "mina autorevolezza dirigente"

di lettura
(AGI) - Perugia, 19 nov. - La Nestle'-Perugina di Perugia halicenziato una rappresentante della Rsu Fai Cisl per un postscritto su Facebook affermano in una nota la segreteriaregionale Cisl, la Fai Cisl nazionale e regionale, le Rsu e icoordinatori nazionali di categoria che "prendono atto dellicenziamento, che mette in discussione la storia dellerelazioni sindacali con il gruppo Nestle'". "Relazioni che sonostate gettate al vento - commenta il segretario generaleregionale Fai Cisl Umbria, Dario Bruschi - con un attounilaterale inaccettabile che e' giunto come un fulmine a cielsereno". Secondo quanto riferito dallo stesso sindacato il postpalerebbe di "un caporeparto" ma - viene sottolineato - "senzaun riferimento specifico all'azienda ne' a un soggetto inparticolare". "Forse l'azienda - ha aggiunto Bruschi - ha considerato ladipendente una Rsu scomoda in quanto ha sempre espresso leproprie idee in maniera chiara e diretta? Il nostro dubbio e'che il suo carattere passionale sia mal digerito da qualcunonello stabilimento della Perugina. Tutti i livelli dellafederazione, sostenuta dalla Cisl, da oggi sono impegnati peropporsi a sanare legalmente questo clamoroso autogoal Nestle',che sbandiera codici comportamentali di correttezza e moralita'e poi all'oscuro di tutti licenzia una Rsu, soprattutto unalavoratrice con inabilita' fisiche". L'azienda replica con una nota: "In merito ai fattirappresentati ieri circa il presunto licenziamento dellasignora Marilena Petruccioli a seguito di suoi commentipubblici su alcuni social network, Nestle' Italiana intendeprecisare quanto segue: La signora Marilena Petruccioli,rappresentante sindacale, a fronte della violazione delleregole di igiene e sicurezza da parte di un collega, haattaccato pubblicamente i responsabili del personale aziendale,ridicolizzando sui social media il loro impegno teso a farrispettare le stringenti disposizioni igienico-sanitarie e disicurezza previste all'interno dell'azienda, a tutela deilavoratori stessi, dei prodotti e dei consumatori. Infatti,l'episodio da lei rappresentato con scherno sui social siriferiva in modo chiaro ed inequivocabile a un richiamo daparte dei responsabili del personale dello stabilimento versoun collega a fronte di una accertata violazione delle normesull'utilizzo dei regolari abiti da lavoro e dei dispositivi diprotezione individuale (Dpi) previsti per la mansione svoltasulle linee di produzione. I commenti pubblici dellarappresentante sindacale hanno minato l'autorevolezza di chiall'interno dello stabilimento ha la responsabilita' di farrispettare le normative vigenti per assicurare al consumatoreun prodotto di alta qualita' e la sicurezza dei lavoratori". "Da un esponente sindacale che ha la responsabilita' dirappresentare centinaia di persone che lavorano nel piu' grandestabilimento del Gruppo Nestle' in Italia - si legge nella nota- ci si attendeva il sostegno e non la critica agli sforzirivolti a salvaguardare - sempre e comunque - la sicurezza sulposto di lavoro, l'igiene e la qualita' del prodotto. Proprioin qualita' di rappresentante dei lavoratori, la Signoraavrebbe dovuto farsi essa stessa portavoce di comportamentiesemplari all'interno dei sito. La scelta invece diridicolizzare pubblicamente, attraverso i social media, doveraccoglie un ampio seguito di colleghi, il comportamento di chinel suo ruolo ha solamente agito per far rispettare le norme e'ancor piu' grave perche' legittima comportamenti errati che nonpossono essere accolti o giustificati in uno stabilimentoNestle'. Risulta inoltre fuorviante il tentativo dirappresentare e minimizzare i ripetuti commenti della signoraPetruccioli come non riferiti, o riferibili, al contesto dovelei lavora. L'Azienda quindi conferma l'intenzione disanzionare il comportamento tenuto da Marilena Petruccioli, ma- in quanto rappresentante sindacale dello stabilimentoPerugina - non le sara' applicato nessun provvedimento senzache si sia svolta la procedura di consultazione sindacaleprevista dalle normative vigenti. L'Azienda - conclude la nota- auspica che i punti evidenziati vengano colti dallerappresentanze sindacali e che il confronto possa risultarecostruttivo e si possano ristabilire al piu' presto le correttee consuete relazioni sindacali". (AGI).
ADV