Legge di stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd
ADV
ADV
Legge di stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd

Legge di stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd

di lettura
(AGI) - Roma, 18 nov. - Tra gli otto emendamenti alla legge diStabilita' presentati da una trentina di deputati del Partitodemocratico ve ne e' uno che assicura il "finanziamento degliammortizzatori sociali per i precari, un punto decisivo delladelega lavoro che il Governo ha completamente disatteso". Lo hadetto Stefano Fassina presentando alla stampa le proposte dimodifica al provvedimento. "Ci facciamo carico - ha aggiunto -di un obiettivo del Governo che il Governo non ha affrontatonella legge di Stabilita'. Noi, la cosiddetta minoranza chedovrebbe boicottare, ci facciamo carico di una promessa nonmantenuta". Gli altri emendamenti riguardano il bonuns Irpef,"che deve servire per aiutare le famiglie con figli" e il bonusbebe', "che si deve concentrare sulle famiglie piu' povere".Sono poi previste misure per il sostegno agli investimenti nelMezzogiorno, un fondo per affrontare il dissesto idrogeologico"attraverso le risorse che possono arrivare dalleprivatizzazioni", la cancellazione dell'Irap per le micro e lepiccole imprese. "Tutti interventi costruttivi - ha poisottolineato - per affrontare sfide fondamentali per il Paese.Vogliamo correggere i punti che non vanno delle proposte delGoverno. Vogliamo dare un contributo costruttivo e per questoabbiamo minimizzato gli interventi: sui 650 emendamenti indiscussione ne abbiamo presentati solo otto". Da parte delGoverno, ha insistito Fassina, "c'e' stata una sottovalutazionedella drammatica situazione in cui si trovano tante famiglie.Si e' privilegiata la grande impresa rispetto a quelle piccolee medie e rispetto alla classe media. Il nostro e' uncontributo affinche' il Governo corregga una rotta che cosi' ciconsegna un 2015 di stagnazione".Gli emendamenti presentati dalle minoranze del Pd alla legge distabilita' "rafforzano l'attenzione sociale del provvedimento,in particolare per le fasce piu' deboli. Questo e' il sensopolitico degli emendamenti e spero si lavorera' per assumerneuna parte significativa". Cosi' Roberto Speranza, capogruppodel Pd alla Camera. Commentando l'ipotesi di un coordinamentodelle minoranze del Pd, Speranza afferma: "In Parlamento c'e'un confronto aperto con tutti. Come e' noto io non ho votatoRenzi ma il tema di fondo e' come si sta in un partito pluralee anche il Pd come soggetto di cambiamento. Per me, c'e' unconfronto aperto con tutti"."Altro che metodo democratico, altro che discussione econfronto interno. A parole si dice di volere il bene dellacasa comune, nei fatti ci si comporta come se non se ne facesseparte". Ernesto Carbone, della segreteria nazionale Pd, nonnasconde le sue critiche alla minoranza e osserva che "senzaentrare nel merito dei contenuti, e' davvero incredibile cheparlamentari, che fino a prova contraria fanno parte di ungruppo politico, convochino una conferenza stampa perillustrare emendamenti alla legge di Stabilita' pensati eredatti senza tener conto di una discussione nel gruppo e nellacommissione competente". "Mi aspetto che l'Europa riconosca la presenza di un sforzobilancio qualitativante e quantitativamente importante e laconsapevolezza che l'Italia sta facendo le riformestrutturali". Lo dice il ministro dell'Economia, Pier CarloPadoan, riferendosi al giudizio atteso da Bruxelles sullamanovra italiana. "Con Europa c'e' un dialogo estremamentecostruttivo che continua - ha detto Padoan ad un convegnoorganizzato da Telecom - C'e' la crescente consapevolezza chel'Europa e' ad una fase cruciale, che la situazionemacroeconomica e' insoddisfacente, che la crescita stenta e iprezzi vanno nella direzione sbagliata. Bisogna mettere incampo tutti gli strumenti di politica monetaria, di bilancio estrutturale in una strategia unitaria". "La legge di stabilita' coniuga il consolidamento della finanzapubblica e la crescita. E' possibile fare una politica difinanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita, ilproblema e' di composizione. Prima di chiederci se i soldibastano bisogna chiedere se vanno nel posto giusto. Io sonoabbastanza stufo di sentirmi dire da eminenti colleghi ministriche si rivolgo all'Italia dicendoci: l'Italia deve dimostrareche i soldi li sapete e non chiederci i soldi". Lo dice ilministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo ad unconvegno organizzato da Telecom. .
ADV