Lavoro: torna fiducia, calano inattivi e scoraggiati
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Lavoro: torna fiducia, calano inattivi e scoraggiati

Lavoro: torna fiducia, calano inattivi e scoraggiati

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(AGI) - Roma, 15 set. - Torna la fiducia sul mercato dellavoro. L'Istat legge cosi' l'aumento dei disoccupatiregistrato tra il primo e il secondo trimestre dell'anno:dietro quei numeri c'e' il calo di inattivi e scoraggiati, unandamento che anticipa la ripresa. In particolare, coloro chenon hanno ne' cercano un lavoro scendono dell'1,1% sotto quota14 milioni. E fra gli inattivi diminuiscono nel secondotrimestre anche gli scoraggiati (-114 mila in un anno),soprattutto nel Mezzogiorno e tra i giovani di 15-34 anni. Dicontro, aumentano gli inattivi per motivi di studio (+77 milaunita') e quelli in attesa degli esiti di passate azioni diricerca (+41 mila). Positive le notizie che arrivano dalMezzogiorno dove gli occupati aumentano di 120.000 unita'. E con cauto ottimismo invita a guardare ai prossimi mesi ilgovernatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. "L'economia",dice intervenendo alla The Italy conference di Euromoney, "sista riprendendo e siamo fuori dalla recessione dopo un lungoperiodo". Via Nazionale si attende "che la ripresa proceda aritmi moderati. I dati recenti sull'attivita' economica e sullaspesa delle famiglie", nota ancora il numero uno di PalazzoKoch, "vanno nella direzione di confermare il miglioramentogenerale delle prospettive di crescita". Il cammino e' dunque quello giusto, sottolinea il ministrodell'Economia, Pier Carlo Padoan. La ripresa si starafforzando, la fiducia di cittadini e imprese cresce e ilgoverno "continuera' su questa strada". Si tratta, spiegal'inquilino di via XX settembre, di "un circolo virtuoso:l'impegno del governo e' di continuare e di venire premiato dauna crescita della fiducia di cittadini e imprese, significache il governo ha iniziato a fare il suo lavoro". Secondo Padoan "l'ampliamento della domanda interna dipendedai consumi domestici. Le risorse addizionali trasferite allefamiglie in termini di minori tasse", sottolinea, "stannotornando indietro". In passato, e' l'analisi, "i buoni stock diliquidita' non erano spesi per mancanza di fiducia nel futuro.Ora invece i soldi iniziano a essere spesi, perche' si inizianoa vedere gli effetti di provvedimenti come il jobs act intermini di maggiore occupazione e la fiducia aumenta". Insomma, la ripresa dell'economia, prosegue il ministro,non dipende solo da fattori ciclici ma anche da elementistrutturali e il governo prevede di rafforzarla con la prossimalegge di stabilita'. "Si tende a sminuire questa ripresaattribuendola a deboli fattori ciclici", rileva Padoan, "noivogliamo sfidare questa convinzione, la ripresa ha deglielementi strutturali, ci sono fattori esterni ma e' ancheguidata da fattori interni. Questa", conclude, "e' la ragioneper cui continueremo con la nostra strategia di combinare nelmodo migliore le varie politiche, la politica fiscale, quelladelle riforme e quella degli investimenti". .
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