Lavoro: Maurelli, non usare piazza su art. 18 ma confronto serio
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Lavoro: Maurelli, non usare piazza su art. 18 ma confronto serio

Lavoro: Maurelli, non usare piazza su art. 18 ma confronto serio

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(AGI) - Roma, 22 set. - "Il jobs act avrebbe dovuto chiederloil sindacato anni fa e non aspettare la politica. Ora Renzi harotto lo schema e l'unica strada e' riandare nei posti dilavoro, riacquistando la funzione sociale di rappresentaretutti". Magda Maurelli, candidata alla segreteria generaledella Uil, interviene sulle polemiche tra governo e sindacatisull'art.18 per spiegare la sua idea di sindacato: "C'e' unritardo da superare. Siamo in una fase di crisi profondaereditata anche dalla classe dirigente del sindacato che non e'cambiata. Tutti sono responsabili e devono assumersi ora leproprie responsabilita'". "La piazza - sottolinea all'Agi - nonva usata come uno spauracchio. Invece di fare manifestazionidobbiamo capire come cambiare. Per questo il sindacato deveandare nei luoghi di lavoro, capire come uscire dalla crisi,fare un patto con le imprese e portare le istanze deilavoratori alla politica". Bene jobs act, no all'ideologia sull'articolo 18"Il Jobs Act" dice amncora Maureli, "puo' essere ilprovvedimento inclusivo di cui il paese ha bisogno, che mira aestendere diritti anche alle fasce di lavoratori oggi piu'deboli e finora poco ascoltati". Secondo la Maurelli "Renzi harotto uno schema" e deve portare avanti le riforme per ridurreil numero dei disoccupati: "Per riuscirci il confronto contutti e' certo importante, ma alla fine bisogna avere ilcoraggio di prendere decisioni, e anche di scontentarequalcuno". Anche i sindacati devono dimostrare di avere ilcoraggio di cambiare: "Prese di posizione ideologiche suarticolo 18 e statuto dei lavoratori non fanno bene anessuno";"Ci sono imprese con decine di lavoratori dipendenti ecentinaia di collaboratori a progetto, se un'azienda non vuoleapplicare l'art.18 ha fin troppi modi per farlo. Usciamo dadinamiche superate dalla storia - ha concluso - e guardiamoalla realta' dei fatti". (AGI).
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