Lavoro: Jobs act da oggi in vigore, assunzioni a tutele crescenti
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Lavoro: Jobs act da oggi in vigore, assunzioni a tutele crescenti

Lavoro: Jobs act da oggi in vigore, assunzioni a tutele crescenti

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(AGI) - Roma, 7 mar. - La Gazzetta Ufficiale odierna pubblica idecreti legislativi sul jobs act, che entrano in vigore oggi.Chi verra' assunto a tempo indeterminato in un'azienda con piu'di 16 lavoratori non avra' piu' le garanzie finora previstedall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. I decretipubblicati sono due: disposizioni in materia di contratto dilavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti e disposizioniper il riordino della normativa in materia di ammortizzatorisociali in caso di disoccupazione involontaria. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si e' detto"convintissimo della bonta' delle scelte fatte" sul Jobs Act. A proposito delle stime di un aumento degli occupati nel2015 tra le 100 mila e le 150 mila unita' grazie alla nuovalegge, Poletti le ha "confermate", alla luce delle previsionidei "principali centri studi". "Spero di fare meglio ma sarebbeun buon risultato", ha affermato Poletti, aggiungendo che"l'idea secondo la quale si licenzia e poi si riassume non e'compatible con la legge". "Accetto la sfida, ci vediamo tra 12mesi di fronte ai risultati", ha concluso il ministro, "dareper scontato un esito negativo e' una cosa sbagliata in se'".La norma sui licenziamenti disciplinari "non e' perfetta"ammette il ministro del Lavoro sulla possibilita' che,scattando il licenziamento disciplinare se il fatto sussiste,un dipendente possa perdere il posto di lavoro perun'infrazione lieve. "Sappiamo che la norma non e' perfetta,c'e' un limite su quel versante", afferma il ministro che pero'rivendica il superamento delle ambiguita' giuridiche dellanormativa precedente (citando i "meccanismi di verifica dellagravita' del fatto"), che il governo "ha cercato di risolverecon un punto chiaro". Poletti ha aggiunto di prevedere che i "primi effetti"positivi dello Jobs Act sul mercato del lavoro si vedranno "traaprile e giugno" con il primo contratto a tutele crescenti chepotra' essere firmato "gia' domenica". "Sarebbe cosa sbagliata e grave" se le banche facesseropagare un'assicurazione contro il rischio licenziamento a unassunto con il contratto a tutele crescenti che chieda unfinanziamento, ha dichiarato Poletti, affermando di confidarenella capacita' degli istituti di credito di "stare al passo efare il loro mestiere, che e' quello di prestare soldi e sonosicuro che lo faranno nel modo giusto". (AGI).
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