(AGI) - Mosca, 19 set. - Lukoil, la maggiore compagniapetrolifera privata russa, vendera' la sua rete di pompe dibenzina in Ucraina per una cifra intorno ai 300 milioni didollari. Lo ha reso noto alla stampa il suo presidente VagitAlekperov, il quale ha aggiunto che i documenti sull'accordosono al momento al vaglio del Servizio anti-monopolio ucraino."Aspettiamo la fine del mese per ricevere l'autorizzazione allavendita", ha aggiunto. A luglio era stato annunciato un accordopreliminare con il gruppo austriaco Amic Energy Management perla vendita di circa 240 stazioni di servizio e sei serbatoi distoccaggio.
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All'epoca la compagnia petrolifera russa, poicolpita dalle sanzioni Usa, non aveva specificato se ladecisione fosse legata all'escalation di tensione tra Mosca el'Occidente e alle difficolta' registrate nelle sue operazioniin Ucraina, dove membri del gruppo paramilitare nazionalistaPravi Sektor avevano bloccato alcuni distributori nel tentativodi estorcere carburante per rifornire l'esercito di Kiev. Lukoil sta anche valutando le implicazioni della sanzionioccidentali sulle attivita' della sua joint venture con lafrancese Total.
Gli Usa hannoimposto sanzioni su le piu' grandi major energetiche russe,comprese Gazprom, Rosneft e Lukoil, impedendo alle societa'americane di partecipare alle attivita' di esplorazione eproduzione petrolifera nell'Artico e in acque profonde, e diesplorazione nello shale oil, il petrolio imprigionato nellerocce. Lukoil aveva in progetto con Total di esploraregiacimenti di petrolio di scisto in Siberia. La major francese,inoltre, sta anche sviluppando il progetto Yamal da 27 miliardidi dollari per gas naturale liquefatto, con il secondo piu'grande produttore di gas russo, Novatek, e la cinese Cnpc.(AGI)