L'Ocse gela l'Italia: in recessione anche nel 2014
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L'Ocse gela l'Italia: in recessione anche nel 2014

L'Ocse gela l'Italia: in recessione anche nel 2014

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(AGI) - Roma, 15 set. - Doppia doccia gelata per l'Italia: laprima arriva dall'Ocse, la seconda da Standard&Poor's. Secondol'organizzazione parigina il nostro paese chiudera' anche il2014 in recessione: il Pil si contrarra' quest'anno dello 0,4%dopo il -1,8% del 2013. Stagnazione nel 2015 quando il Pilcrescera' ma solo dello 0,1%. Da segnalare che l'Italia sara'l'unica grande economia dell'area a segnare quest'anno unandamento in negativo, considerando che gli Stati Unitiregistreranno un Pil in crescita del 2,1%, la Germaniadell'1,5%, la Francia dello 0,4% d la Gran Bretagna del 3,1%.Il Pil dell'Eurozona si attestera' a +0,8%. Rispettoall'Economic Outlook di maggio l'Ocse ha rivisto al ribasso lastima sul Pil italiano del 2014 dal +0,5% al -0,4% (0,9 puntipercentuali in meno): si tratta della revisione maggiore tra ivari Paesi analizzati. Per il 2015 la revisione e' ancora piu'ampia (-1 punto percentuale), dal +1,1% della stima di maggioal +0,1% di quella odierna. Piu' in generale, segnala l'Ocse, "prosegue la moderataripresa a livello globale anche se la debole domanda nell'areaeuro resta un fattore di preoccupazione". Il Pil dell'Eurozonae' stato rivisto al ribasso, per il 2014, dall'1,2% allo 0,8%(-0,4 punti percentuali), quello degli Stati Uniti dal 2,6% al2,1%, quello della Germania dall'1,9% all'1,5%, quello dellaFrancia dallo 0,9% allo 0,4%, quello della Gran Bretagna dal3,2% al 3,1%. Riguardo al 2015, il Pil degli Stati Uniti siattestera' al 3,1% dal 3,5%, quello della Germania all'1,5% dal2,1%, quello della Francia all'1% dall'1,5%, quello della GranBretagna al 2,8% dal 2,7%. Il Pil dell'Eurozona l'anno prossimosalira' dell'1,1%, in rallentamento dall'1,7% di maggio.L'unico Paese che il prossimo anno dovrebbe crescere piu' delprevisto e' la Gran Bretagna per la quale l'organizzazione diParigi ha rivisto al rialzo la previsione di crescita. Lericette per uscire da questa situazione sono flessibilita' eriforme. "Vista la debolezza della domanda - si legge nelrapporto - la flessibilita' all'interno delle regole europeedovrebbe essere usata per sostenere la crescita". Allo stessotempo "sono necessari sforzi di riforma ambiziosi". AncheStandard & Poor's taglia le stime di crescita del'Eurozona eprevede che l'economia italiana restera' al palo nel 2014,contro il +0,5% previsto a giugno. Al ribasso vengono rivisteanche le stime di Francia (a +0,5% da +0,7%) e Olanda (a +0,8%da +1%), mentre restano invariate quelle di Germania (+1,8%),Spagna (+1,3%) e Belgio (+1,1%). "I deludenti risultati delsecondo trimestre hanno gettato dubbi sulla sostenibilita'della ripresa nella zona dell'euro", avverte S&P, secondo cui"le condizioni economiche" dell'area "restano fragili". (AGI).
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