L'industria non riparte, fatturato e ordini in calo
ADV
ADV
L'industria non riparte, fatturato e ordini in calo

L'industria non riparte, fatturato e ordini in calo

L'industria non riparte, fatturato e ordini in calo
di lettura
(AGI) - Roma, 21 lug. - Industria italiana in affanno,zavorrata da fatturato e ordinativi in forte calo. Secondol'Istat, il giro di vendite a maggio ha subito un calo dell'1%rispetto al mese precedente. Rispetto al maggio 2013, siassiste a un incremento dello 0,1%. Ad aprile il dato avevaregistrato una flessione congiunturale dello 0,1% e unacrescita tendenziale del 2,2%. Su base mensile, il fatturatocala dell'1,9% sul mercato estero e dello 0,6% su quellointerno. Il dato tendenziale fa invece segnare una crescitadello 0,1% sul mercato interno e una flessione dello 0,1% suquello estero. Per gli ordini all'industria a maggio si registra unaflessione del 2,1% rispetto al mese precedente. Rispetto almaggio 2013, si assiste a un calo del 2,5%. Ad aprile il datoaveva registrato un incremento pari al +3,6% sul mese e al+6,2% sull'anno. Gli ordinativi esteri segnano una diminuzionecongiunturale del 4,5%, quelli interni un calo mensile dello0,2%. Gli incrementi piu' rilevanti dell'indice grezzo degliordinativi rispetto al maggio 2013 riguardano la fabbricazionedi apparecchiature elettriche e apparecchiature per usodomestico non elettriche (+15,0%), la fabbricazione di mezzi ditrasporto (+10,6%) e la fabbricazione di computer, prodotti dielettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi dimisurazione e orologi (+2,5%); le contrazioni piu' consistentisi registrano nella fabbricazione di macchinari e attrezzaturen.c.a. (-13,6%), nella fabbricazione di prodotti chimici(-8,8%) e nell'industria del legno, carta e stampa (-6,5%). "Sono dati che non possono far piacere" e' il commento delministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi che, purpremettendo di "non voler banalizzare", fa notare che le"misure messe in campo dal Governo nascono proprio dallaconsapevolezza che questo e' il periodo in cui ci si muove".Allo stesso tempo, ha detto il ministro al termine del verticeinformale tra i colleghi dell'Ue, "essendo dati di maggio e'evidente che l'influenza delle nostre iniziative sono ancoraflebili: ci vogliono nervi saldi e un po' di pazienza". In allarme i sindacati. Il calo della produzioneindustriale "e' la nostra preoccupazione ed e' anche l'allarmeche abbiamo lanciato nei giorni scorsi" ha affermato la leaderdella Cgil, Susanna Camusso. Per il segretario confederale Uil,Antonio Foccillo, i dati dell'Istat "confermano che l'interosistema produttivo italiano e' ancora in crisi e non siintravede la fine della difficile fase economica". (AGI)
ADV