L'Italia è fuori dalla recessione tecnica mentre aumentano i posti di lavoro: a certificarlo gli ultimi dati dell'Istat che vedono per il primo trimestre del 2019 una crescita dello 0,2%, con una variazione tendenziale del +0,1%. A marzo il tasso di disoccupazione scende al 10,2%, quella giovanile al 30,2%, il minimo da ottobre 2011. Il tasso di occupazione è al top dal 2008, mentre aumentano i contratti a tempo indeterminato: +44.000.
Il governo esulta. Da Tunisi il premier Giuseppe Conte difende le scelte dell'esecutivo: "L'Italia torna a crescere, dimostra la bontà della nostra manovra economica, e in questo risultato c'è da considerare un contesto internazionale molto difficile e non ci sono le misure da ultimo adottate. L'ultimo semestre l'economia potrà crescere in modo sostenuto, ci auguriamo che lo sia".
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria parla di "dati che testimoniano la solidità dell'economia italiana" e sottolinea che la stima di crescita per il 2019 può essere superata. "In un clima di cauto ottimismo, il dato del primo trimestre lascia intravedere che la previsione di crescita annuale (0,2% in termini reali) indicata nel Def possa essere raggiunta e anche superata se il contesto internazionale sarà moderatamente favorevole", afferma.
Plaudono anche i due vicepremier. "Domani potremo festeggiare il primo maggio con qualche dato positivo", commenta Luigi Di Maio che aggiunge: "L'Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa dal governo è quella giusta. Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento". Matteo Salvini sottolinea: "E' obbligatorio realizzare al più presto la Flat tax per imprese, lavoratori e famiglie, come da contratto di governo, senza dubbi o ritardi".
Tornando ai dati, dopo due trimestri con segno negativo, il Pil italiano registra nei primi tre mesi del 2019 un rialzo congiunturale dello 0,2%. Nel quarto trimestre del 2018, si era registrato il -0,2% congiunturale mentre nel terzo il -0,1%. "All'inizio del 2019 - commenta l'Istituto di statistica - l'economia italiana ha segnato un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell'attività registrata nei due trimestri precedenti. Nel complesso, l'ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoche' invariato rispetto a quello di inizio del 2018".
E proprio di stagnazione parla Confcommercio: "Si conferma la rappresentazione della condizione dell'economia italiana come stagnante piuttosto che recessiva". "La crescita - avverte - è inesistente e la ripresa va conteggiata su decimi e centesimi di punto percentuale". Confesercenti esorta a non aumentare l'Iva cosa che vanificherebbe "il debole recupero di attività osservato in questo primo trimestre dell'anno".