Istat, inflazione scende + 0, 3% minimo da ottobre 2009
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Istat, inflazione scende + 0, 3% minimo da ottobre 2009

Istat, inflazione scende + 0, 3% minimo da ottobre 2009

Istat, inflazione scende + 0, 3% minimo da ottobre 2009
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(AGI) - Roma, 15 lug. - L'indice nazionale dei prezzi alconsumo per l'intera collettivita', al lordo dei tabacchi, e'aumentato a giugno dello 0,1% rispetto al mese precedente edello 0,3% nei confronti di giugno 2013 (era +0,5% a maggio),confermando la stima preliminare. Lo comunica l'Istat.L'aumento dello 0,3% annuo dell'inflazione registrato a giugnoe' il livello minimo da ottobre 2009, quando l'indice deiprezzi al consumo segno' parimenti questa variazione. Loriferisce l'Istat.Il calo dell'inflazione e' in primo luogo da attribuireall'accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli Alimentarinon lavorati; contribuiscono in misura minore anche ledecelerazioni della crescita su base annua dei prezzi degliAlimentari lavorati, dei Beni energetici non regolamentati edei Servizi relativi all'abitazione. L'"inflazione di fondo", al netto degli alimentari freschie dei beni energetici, scende allo 0,7% (dallo 0,8% di maggio)e al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,5% (da+0,6% del mese precedente). L'aumento mensile dell'indice generale e' da ascrivereprincipalmente ai rialzi - su cui incidono fattori di naturastagionale - dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti(+0,7%). L'inflazione acquisita per il 2014 e' stabile allo0,3%. Rispetto a giugno 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello0,3% (era -0,1% a maggio) e il tasso di crescita dei prezzi deiservizi scende allo 0,8% (da +0,9% del mese precedente).Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e benisi amplia di un decimo di punto percentuale rispetto a maggio2014. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa edella persona non variano in termini congiunturali mentrediminuiscono dello 0,5% in termini tendenziali (da +0,1% delmese precedente). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquistocrescono dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3%nei confronti di giugno 2013 (dal +0,5% registrato a maggio). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumentadello 0,1% su base mensile e dello 0,2% su base annua, inrallentamento di due decimi di punto percentuale rispetto amaggio (+0,4%). Anche in questo caso, la stima preliminare e'confermata. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie dioperai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello0,1% su base mensile e dello 0,3% rispetto a giugno 2013. A giugno scorso, l'incremento congiunturale piu' ampiointeressa i prezzi dei Trasporti (+0,6%), sui quali incidonofattori di natura stagionale. Rialzi congiunturali piu'contenuti si rilevano per i prezzi delle divisioni di spesaRicreazione, spettacoli e cultura (+0,2%), Prodotti alimentarie bevande analcoliche e Mobili, articoli e servizi per la casa(per entrambe +0,1%). In diminuzione sul mese precedenterisultano i prezzi delle Comunicazioni (-0,4%), dei Serviziricettivi e di ristorazione (-0,2%), dell'Abitazione, acqua,elettricita' e combustibili e dei Servizi sanitari e spese perla salute (per entrambe -0,1%). I prezzi delle rimanentidivisioni di spesa restano invariati rispetto a maggio 2014. Rispetto a giugno 2013, i maggiori tassi di crescita siregistrano per Trasporti e Istruzione (per entrambe +1,3%).Seguono le divisioni di spesa Mobili, articoli e servizi per lacasa e Servizi ricettivi e di ristorazione, per le quali sirileva una crescita dell'1%, e Abbigliamento e calzature eAbitazione, acqua, elettricita' e combustibili, che segnano unrialzo dello 0,6%. Gli incrementi tendenziali piu' contenutiinteressano Bevande alcoliche e tabacchi e Servizi sanitari espese per la salute (per entrambe +0,3%). I prezzi delleComunicazioni risultano in sensibile flessione (-8,6%) cosi'come sono in diminuzione quelli dei Prodotti alimentari ebevande analcoliche (-0,6%) e degli Altri beni e servizi(-0,1%). Il confronto tra i tassi tendenziali di giugno e quellimisurati a maggio - rileva l'Istat - mostra tendenze alrallentamento o alla stabilita' della crescita dei prezzi perquasi tutte le divisioni di spesa. La flessione su base annuadei prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche siamplia di quattro decimi di punto percentuale (-0,6%, da -0,2%di maggio) mentre quella dei prezzi delle Comunicazioni siriduce di mezzo punto percentuale (-8,6%, da -9,1% del meseprecedente). A determinare il tasso di inflazione generalecontribuiscono in primo luogo i prezzi dei Trasporti (per 0,192punti percentuali) e dei Servizi ricettivi e di ristorazione(per 0,121 punti percentuali); seguono i prezzi dei Mobili,articoli e servizi per la casa (per 0,077 punti percentuali) edell'Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (per 0,073punti percentuali); a contribuire a contenerlo sono i prezzidelle Comunicazioni (-0,208 punti percentuali) e quelli deiProdotti alimentari e bevande analcoliche (-0,117 puntipercentuali). Considerando i due principali aggregati (beni eservizi), a giugno i prezzi dei beni segnano una flessione subase tendenziale dello 0,3% (da -0,1% di maggio) e il tasso dicrescita su base annua dei servizi scende allo 0,8% (era +0,9%nel mese precedente). Di conseguenza, il differenzialeinflazionistico misurato tra i tassi di variazione tendenzialedei prezzi dei servizi e quelli dei beni si amplia lievemente,portandosi a +1,1 punti percentuali (era +1,0 punti percentualia maggio). Tra i beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevandealcoliche) aumentano, su base mensile, dello 0,1% e il relativotasso di variazione su base annua diventa negativo (-0,6%; iltasso era nullo nel mese precedente). La dinamica congiunturaledei prezzi dei Beni alimentari e' la sintesi dell'andamento deiprezzi dei prodotti non lavorati (+0,2%), sui quali incidonofattori stagionali, e della stabilita' dei prezzi dei prodottilavorati; quella tendenziale e' dovuta sia all'ampliarsi dellaflessione su base annua dei prezzi dei prodotti non lavorati(da -1,7% di maggio a -2,9%) sia al rallentamento dellacrescita di quelli dei prodotti lavorati (+0,9%, da +1,1% delmese precedente). I prezzi dei Beni energetici non variano rispetto a maggioe registrano una flessione tendenziale dell'1,4%, piu' ampia diquella rilevata nel mese precedente (-1,0%). La stabilita' subase mensile dei prezzi dei Beni energetici e' sintesi delrialzo congiunturale (+0,1%) dei prezzi della componente nonregolamentata e del ribasso (-0,1%) dei prezzi di quellaregolamentata; la piu' ampia flessione tendenziale e' daascrivere principalmente al rallentamento della crescita subase annua dei prezzi degli Energetici non regolamentati(+0,4%, da +0,8% di maggio), su cui incide il confronto congiugno 2013 (in quel mese il rialzo congiunturale dei prezzi fusuperiore a quello di giugno di quest'anno e pari a +0,5%). Siaccentua di un decimo di punto percentuale la flessione su baseannua dei prezzi degli Energetici regolamentati (-3,4%; era-3,3% a maggio). I prezzi dei Tabacchi registrano una variazionecongiunturale nulla e diminuiscono dello 0,6% in termini tendenziali (lo stesso valore registrato nel mese precedente). Infine, i prezzi degli Altri beni (non energetici e nonalimentari, esclusi i tabacchi) diminuiscono dello 0,1% su basemensile mentre il relativo tasso di incremento annuo sistabilizza allo 0,4%. Con riferimento ai servizi, si rileva un aumentocongiunturale - imputabile a fattori di natura stagionale -dello 0,7% dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, la cuicrescita su base annua, tuttavia, resta stabile allo 0,5%. Iprezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura dellapersona registrano un aumento congiunturale piu' contenuto(+0,2%) e mostrano anch'essi un tasso tendenziale stazionariosul valore di maggio (+1,0%). I prezzi dei Servizi relativiall'abitazione risultano in lieve diminuzione (-0,1%) su basemensile; su base annua, il relativo tasso di crescita rallenta(+2,8%, da +3,1% di maggio). I prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni e quellidei Servizi vari sono stabili in termini congiunturali; intermini tendenziali, i primi mostrano una modesta riduzionedell'ampiezza della flessione (-7,0%, da -7,3% del meseprecedente), i secondi una lieve attenuazione della crescita(+1,1%, da +1,2% di maggio). Nella disaggregazione per tipologia di prodotto, icontributi maggiori al tasso di inflazione sono da ascrivere aiprezzi dei Servizi relativi all'abitazione (0,207 puntipercentuali), dei Servizi ricreativi, culturali e per la curadella persona (0,157 punti percentuali), dei Servizi vari(0,111 punti percentuali) e degli Alimentari lavorati (0,098punti percentuali); contribuiscono a contenere il tasso diinflazione le flessioni dei prezzi degli Alimentari nonlavorati (-0,193 punti percentuali), dei Servizi relativi allecomunicazioni (-0,135 punti percentuali) e degli Energeticiregolamentati (-0,133 punti percentuali). .
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