Roma - Buone notizie sul fronte della crescita e dell'occupazione. Nel 2015 il Pil dell'Italia e' aumentato dello 0,8%, dopo tre anni consecutivi di flessione. Lo comunica l'Istat, che ha rivisto al rialzo la stima provvisoria che cifrava un Pil in crescita dello 0,7%. L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil e' stato -2,6% a fronte del -3,0% del 2014. L'avanzo primario in rapporto al Pil e' a 1,5% (1,6% nel 2014). Dal lato della domanda interna nel 2015 si registrano, in volume, variazioni positive nei consumi finali nazionali (0,5%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%). Per i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,3% e le importazioni del 6%. La domanda interna ha contribuito alla crescita del Pil per 0,5 punti percentuali (1% al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo per 0,3 punti. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in agricoltura, silvicoltura e pesca (3,8%), industria in senso stretto (1,3%), servizi (0,4%). Per le costruzioni -0,7%. La crescita del Pil e' stata accompagnata nel 2015 da un incremento significativo delle importazioni di beni e servizi (+6,0%). L'insieme delle risorse disponibili, in termini di volume, e' aumentato sull'anno precedente dell'1,9%. Dal lato degli impieghi si e' registrato +0,8% degli investimenti fissi lordi e +0,5% dei consumi finali nazionali.
Intanto, il tasso di disoccupazione a gennaio e' stato pari all'11,5%, pressoche' invariato da agosto. La stima dei disoccupati a gennaio e' stabile, sintesi di un calo tra gli uomini e di una crescita tra le donne. La stima degli inattivi tra 15 e 64 anni diminuisce dello 0,4% (-63 mila). Il tasso di inattivita' scende al 35,7% (-0,1 punti percentuali). Al contempo, dopo il calo di dicembre (-0,2%), a gennaio la stima degli occupati cresce dello 0,3% (+70 mila persone occupate), tornando al livello di agosto. La crescita e' determinata dai dipendenti permanenti (+99 mila) mentre calano i dipendenti a termine (-28 mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. Il tasso di occupazione, pari al 56,8%, cresce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Su base annua il numero di occupati cresce dell'1,3% (+299 mila), mentre calano disoccupati (-5,4%, -169 mila) e inattivi (-1,7%, -242 mila). "Con questo governo le tasse vanno giu', gli occupati vanno su, le chiacchiere dei gufi stanno a zero" ha commentato il premier Matteo Renzi. "Il governo - aggiunge il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan - mantiene i suoi impegni di finanza pubblica in un contesto in cui la crescita c'e' e i dati sull'occupazione sono incoraggianti". Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, quello sull'occupazione e' "un grande risultato. Sono felice per tutte queste persone e per le loro famiglie". (AGI)