Grecia: lunedi' D-day a Eurosummit, da Atene pressione su Merkel
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Grecia: lunedi' D-day a Eurosummit, da Atene pressione su Merkel

Grecia: lunedi' D-day a Eurosummit, da Atene pressione su Merkel

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(AGI) - Roma, 20 giu. - Fine settimana cruciale per il destinodella Grecia in vista del summit dei capi di Stato e di governodella zona euro di lunedi' a Bruxelles. Tra poche ore sicapira' se Atene e i suoi creditori arriveranno ad un accordoin extremis che eviti il default greco o se si andra' verso unarottura che potrebbe avere come conseguenza estrema l'uscitadella Grecia dall'euro. Mentre le diplomazie sono al lavoro inuna gara contro il tempo, accelerata dalla corsa agli sportellibancari da parte dei cittadini greci che secondo fonti nonufficiali hanno ritirato circa 4 miliardi di euro dai loroconti, il ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis,scrive un articolo per il quotidiano tedesco FrankfurterAllgemeine Zeitung e chiede alla cancelliera tedesca AngelaMerkel di prendere una "decisione chiara" affinche' si arriviad un "accordo onorevole". La Merkel puo' scegliere seraggiungere un "accordo onorevole con un governo che harifiutato il piano di salvataggio e aspira ad una soluzionenegoziata", dice Varoufakis, oppure "cedere alle sirene delsuo governo, che la incoraggiano a gettare a mare l'unicogoverno greco che, fedele ai suoi principi, puo' mantenere ilpopolo greco sul cammino delle riforme". Insomma, e' ilpressing di Atene alla vigilia del tavolo, la Grecia sarebbepronta ad un compromesso con i suoi creditori se arrivassero"segnali significativi" da parte della Merkel al vertice dilunedi'. "Tutti stiamo lavorando per dare una mano al GovernoTsipras", dice Matteo Renzi, ma "l'impegno europeo deve essereaccompagnato da uno sforzo vero di riforme che Atene puo' edeve fare". "Noi - spiega - vogliamo che la Grecia restinell'Euro e stiamo facendo di tutto perche' cio' si verifichi.Anche i greci devono, pero', fare la loro parte". La richiestaarriva non solo dai governi, ma anche dalla istituzionieuropee, che chiedono all'esecutivo di Alexi Tsipras di metteresul tavolo nuove proposte prima del vertice di lunedi'. Ateneritiene per il momento di avere fatto fin troppe concessioni,ma secondo fonti europee la Grecia potrebbe ottenere unaestensione del programma di aiuti fino a settembre attraversoun trasferimento di 6 miliardi di euro dal fondo salva stati(Esm). La voce non trova conferme ufficiali, mentre ilministro greco Alekos Flamburaris ha di nuovo menzionato varieopzioni per risparmiare alcuni centinaia di milioni di euro,tra cui alcune misure sull'eta' pensionabile, idea che ilgoverno di Atene sembrerebbe avere accettato. Tsipras,rientrato nella giornata di sabato dalla Russia, dovrebberiunire in mattinata un Consiglio dei ministri per discuteredella posizione che Atene terra' prima all'Eurogruppo dilunedi' pomeriggio e poi al tavolo dei leader in quella che sianuncia una lunga drammatica notte. Sullo scenario 'Grexit' interviene un membro del direttivodella Bce, Ewald Nowotony, che in una intervista ad un giornaleaustriaco sottolineaa che l'eventuale uscita della Greciadall'euro costerebbe meno oggi di due anni fa. "Due anni fac'era ancora un pericolo grave che il collasso della Greciaavrebbe avuto conseguenze su altri paesi del sud dell'Europa.Ma oggi e' diverso", ha detto Nowotny, secondo cui i mercatiguardano alla Grecia come ad un "caso speciale: i costi di una'Grexit' potrebbe essere significativamente minore oggi di dueanni fa", ha aggiunto. La Grexit sarebbe "una tragedia" ma"non credo che sarebbe la fine di un euro credibile", dice ilsenatore a vita ed ex Presidente del Consiglio, Mario Monti, inuna intervista alla Bbc. "Prefererirei che laGrecia rimanesse - prosegue Monti - ma ci sono dei limiti senzai quali si inquinerebbe l'intero clima dell'eurozona e questoincoraggerebbe gli altri ad un comportamento inappropriato".(AGI) .
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