(AGI) - Berlino, 1 lug. - Angela Merkel e' inflessibile difronte alle aperture del premier greco Tsipras. "Nessunnegoziato sui nuovi aiuti prima del referendum in Grecia". Loribadisce la cancelliera tedesca, la quale sostiene che Atene"non ha rispettato in pieno i suoi obblighi", anche se "ilnegoziato con la Grecia resta aperto". "Adesso siamo in attesadel referendum - dice la Merkel - Prima del referendum nessunadiscussione su nuovi aiuti puo' aver luogo", anche perche' aquesto proposito ci sara' bisogno dell'approvazione delBundestag. Cosi' come la Grecia ha il diritto di tenere unreferendum, i 18 paesi dell'area euro hanno il diritto dirispondere in modo "proporzionato". "La porta del negoziato e'sempre stata aperta - dice ancora Merkel - e resta aperta".
La lettera di Tsipras
Il premier greco, Alexis Tsipras, e' pronto ad accettare quasitutte le condizioni dei creditori internazionali. Lo scrive ilFinancial Times nell'edizione online, citando la lettera cheTsipras ha inviato nella notte ai creditori. Il premier avrebbeproposto solo piccoli cambiamenti. Tsipras, si legge nellalettera di due pagine, "accettera' tutte le condizioni cheerano sul tavolo nel weekend, con solo alcuni cambiamenti".Piu' nel dettaglio la Grecia accettera' le riforme sull'Iva conuna sola modifica: uno sconto del 30% per le isole, molte dellequali sono in regioni difficili da rifornire. Sulla riformadelle pensioni Tsipras chiede che la richiesta di innalzareentro il 2022 l'eta' pensionabile a 67 anni, inizi a ottobre enon immediatamente. Inoltre chiede che il "contributo disolidarieta'" per i pensionati piu' poveri sia eliminato piu'gradualmente, rispetto alla scadenza del 2019 proposta daicreditori. "La Repubblica Ellenica - si legge nella lettera - e'pronta ad accettare questa intesa tecnica, in base ad alcuniemendamenti, aggiunte e chiarificazioni, come partedell'estensione del programma di aiuti gia' scaduto e di unnuovo (terzo) accordo, la richiesta del quale e' statapresentata oggi 30 giugno 2015". "Come potete notare - prosegueTsipras - i nostri emendamenti sono concreti e rispettanopienamente la forza e la credibilita' del programmacomplessivo".
Anche il Fmi oggi si riunisce escegliera' il termine "arretrato" e non "default" per definireil mancato pagamento di Atene. In tal modo la Grecia finira' inuna specie di 'limbo' e non nell'inferno degli insolventi. Cio'significa che Atene non potra' piu' partecipare ai fondi delFmi finche' non avra' rimborsato gli arretrati. Inoltre il Fmipotrebbe decidere di prolungare le scadenze di Atene, in base aun meccanismo che finora e' stato adottato solo due volte neglianni Ottanta per il Nicaragua e la Guyana. Molto probabilmentesu questo ammorbidimento del Fmi ha influito Washington, chevuole a tutti i costi una soluzione per Atene. Sul modo di dare ossigeno alla Grecia, prima o, piu'probabilmente, dopo il referendum, si dovra' pronunciarel'Eurogruppo, la cui preoccupazione sara' quella di impedireuna 'Grexit'. Il premier Alexis Tsipras ha chiesto prestitibiennali per 29 miliardi di euro all'Esm, impegnandosi adusarli per le urgenze finanziarie e cioe' per ripagare idebiti. Inoltre Tsipras vuole un riscadenzamento dell'attualedebito. Ed e' pronto a bloccare il referendium di domenica se icreditori gli verranno incontro. Berlino pero' si e' finoramostrata irremovibile e ha fatto sapere che intende iniziare atrattare con la Grecia solo dopo il referendum di domenica.
Oggi si riunisce anche la Bce per valutare la liquidita' diemergenza alle banche greche.
Il premier italiano, Matteo Renzi, torna a incalzare il popologreco "Non e' un referendum sulla simpatia di due leader, matra il ritorno alla Dracma e restare nell'Euro". Lo ha dettoil presidente del consiglio, Matteo Renzi, parlandoall'universita' Humboldt. "Il referendum - ha aggiunto - e' una scelta politica diTsipras, a mio giudizio molto azzardata. Perche' non e' dettoche, in caso di vittoria, le condizioni del popolo greco e lemisure saranno migliori""Una Europa fondata solo sull'euro e' destinata a fallire" hadetto Matteo Renzi. "Non basta la sola visione economica perl'Europa" perche' "questa visione, che forse ha funzionato perla Germania, non ha funzionato per l'Europa", ha aggiuntoRenzi: "la visione economica degli ultimi 15 anni ha fattofallire gli obiettivi di Lisbona." "Che la decrescita sia felice lo puo' pensare solo chi non hamai sentito quanto fa male il PIL col segno meno davanti: nonsono statistiche, ma disoccupati, storie di persone in carne eossa" ha aggiunto il premier "C'e' una terza via trairresponsabilita' e austerity. Questa terza via non sta nelreferendum greco ma deve stare nell'agenda europea", haaggiunto Renzi: "L'Europa per come e' stata pensata in questianni ha fallito", ha concluso. (AGI)