di Annalisa Cretella
Milano - Numeri in crescita per il Forum delle Risorse Umane, il più importante appuntamento italiano dedicato ai temi del Lavoro e del People Management, che si è svolto a Milano, presso Palazzo Lombardia. All'appuntamento del 17 novembre hanno partecipato oltre 1.300 persone con un'agenda ricca di interventi, workshop tematici e tavoli di lavoro. Tra gli ospiti del Forum c'erano top manager e responsabili delle risorse umane delle più importanti aziende. Da molti dei loro interventi è emerso che il "cambiamento per le aziende deve diventare routine e che il ruolo delle risorse umane consiste anche nel conoscere le esigenze e i desideri dei lavoratori per poterli valorizzare". Tema di questa ottava edizione è "l'ispirazione come driver di innovazione e i cambiamenti nella gestione delle risorse umane all'interno dei nuovi scenari disegnati dalla rivoluzione digitale". Come ha ricordato Fabrizio Castaldi, fondatore di Comunicazione Italiana, che organizza l'evento, la prima edizione risale al 2009 e si tenne a Roma. Per poi trasferirsi a Milano.
Intervista ad Andrea Keller - Edemred
"Il Forum delle Risorse Umane registra una sempre maggiore partecipazione oltre che di HR professional, anche di Top Manager interessati a formarsi e informarsi e a dialogare con le comunità politica, economica, scientifica e sociale del Paese" osserva Castaldi, commentando quello che ormai è diventato il primo "Business Social Media" italiano. "La rivoluzione digitale mette in discussione non soltanto modelli di business, ma anche competenze e professionalità delle imprese di ogni settore" - interviene Mariano Corso, Professore di Leadership & Innovation al Politecnico di Milano - . Di fronte a questa sfida le Direzioni HR non possono stare a guardare, ma devono assumere un ruolo di guida e catalizzatore del cambiamento. Occorre partire innanzitutto dall'interno, rimettendo in discussione competenze e professionalità della direzione HR". Numerosi i contributi e le testimonianze di aziende sul fatto che la rivoluzione digitale ha modificato gli scenari competitivi.
Intervista ad Andrea Sianesi - Politecnico Milano
"Assistiamo da alcuni anni ad un nuovo concetto di impresa nella quale sotto il "cappello" del welfare si è cercato di attrarre un nuovo modo di concepire la relazione azienda/dipendente e, quindi un nuovo modo di concepire il rapporto di lavoro e il rapporto di scambio (retribuzione/prestazione) che lo caratterizza - spiega l'avvocato Luca Failla, Founding partner Lablaw - . La legge di Stabilità per il 2016 ha solo dato un'accelerazione a un processo evolutivo già in atto. L'arretramento dello Stato Sociale e il sorgere di nuovi bisogni come cure parentali, assistenza domiciliare, servizi di assistenza agli anziani e all'infanzia ma anche più servizi per il cittadino che lavora, hanno posto l'impresa davanti a nuove sfide".
Intervista a Luca Failla - Lablaw
Da Enel arriva una testimonianza sull'importanza del cambiamento. Negli ultimi due anni si è dotata di nuovo brand societario, nuova identità e nuovo logo. Tutte cose che descrivono una "Enel innovativa, sostenibile e all'avanguardia - osserva Bernardo Quaranta, responsabile Risorse Umane e Organizzazione Italia di Enel -. "Alla base del nostro cambiamento c'è il concetto strategico di Open Power: apertura al mondo esterno, alla tecnologia, all'innovazione e al nostro interno tra i colleghi, per valorizzare i talenti e le diversità. Questo cambiamento ha richiesto una sostanziale revisione della cultura aziendale e del sistema di identità, comportamenti e valori".
"Essere Open Power - aggiunge - significa essere più in sintonia con i bisogni delle persone che lavorano in azienda, significa aprirci alle idee dei giovani, ad interazioni meno gerarchiche, alla diffusione di informazioni e al contagio delle idee". Per Giuseppe Bruno, General Manager di InfoJobs "la Survey InfoJobs sul lavoro 2016 ha messo in evidenza come, in un'economia altamente competitiva come quella odierna, le aziende debbano sottoporsi a continui processi di cambiamento per rispondere proattivamente alle sfide del mercato. Le soft skills e i valori aziendali svolgono un ruolo fondamentale in questi processi perchè permettono alle aziende di attrarre i migliori talenti e vincere la concorrenza. In questo quadro, la funzione Risorse Umane riveste il compito di sceneggiatore del cambiamento e di promotore dei valori e della reputazione aziendale".
Intervista a Giuseppe Bruno - InfoJobs
Il tema del cambiamento torna nell'intervento di Fabio Vennettilli, General manager Software & Delivery ADP Italia. "La conoscenza delle Persone e dei loro bisogni - osserva - è il primo passo per cercare di "ispirare" un futuro per vivere e migliorare, in un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo, come quello di oggi". "La condivisione dei "needs", le esigenze e i desideri delle nostre persone e dei cambiamenti necessari per soddisfarli - conclude - diventano agenti fondamentali per condizionare positivamente il nostro futuro".