(AGI) - Roma, 17 giu. - "In nessun settore come in quello agroalimentare la sinergia e la complementarieta' tra Russia ed Italia sono cosi' totali": lo afferma Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, in Russia con la delegazione del Presidente Matteo Renzi. "Qui c'e' tutto quello che manca all'Italia: terra fertile piu' di qualsiasi altro Paese al mondo e opportunita' di produzione di materie prime agricole enormi di cui la stessa Italia e' deficitaria" dice Scordamaglia. "L'Italia dal canto suo ha tutto quello di cui la Russia ha bisogno, tecnologia avanzata di coltivazione e trasformazione, sapere antico e know how moderno". E riferendosi al modello di produzione italiano il presidente di Fedaralimentare sottolinea come questo sia "non predatorio verso la terra, come invece lo sono quelli di alcuni dei paesi confinanti con la Federazione Russa" sottolineandone le caratteristiche sostenibile e di basso impatto ambientale.
"Ecco perche' aziende italiane leader nei rispettivi settori, come quelle presenti al Forum di oggi da Barilla a Cremonini, stanno aiutando la Russia a valorizzare la sua produzione agricola". Una produzione la cui redditivita' e' aumentata in media del 34% nel 2015. "Altro punto centrale - prosegue Scordamaglia - e' aiutare il Paese che oggi ci ospita a diversificare la sua economia, aumentare la sua autosufficienza, lavorando in sinergia affinche' diventi sempre piu' esportatore di prodotti alimentari sui mercati mondiali processo che e' gia' in corso per alcuni settori". "E questo non significa fare concorrenza al Made in Italy - precisa il Presidente - a quelle eccellenze agroalimentari italiane che non potranno che continuare a essere prodotte in Italia, e che erano esportate almeno fino all'entrata in vigore delle sanzioni, verso il mercato russo che le apprezza da sempre.
"In quest'ottica di piena integrazione speriamo di ottenere dal Governo russo da un lato il pieno riconoscimento delle nostre DOP ed IGP, cosi' da scongiurare l'inganno del consumatore russo con il crescente fenomeno dell'Italian sounding,e dall'altro possibili parziali revoche dell'embargo specifiche per le nostre eccellenze alimentari. Siamo orgogliosi come settore di essere qui con il Presidente del Consiglio italiano a testimoniare che il nostro Paese non pensa possano esistere alternative ad una sempre piu' stretta integrazione tra Unione Europea e Federazione Russa ed il settore agroalimentare puo' sicuramente essere considerato un ponte in tal senso", conclude Scordamaglia. (AGI)
Red/Ccc