Fiat: Fiom, oggi sancito addio definitivo all'Italia
(AGI) - Roma, 1 ago. - "Il Cda della Fiat di stamani,conl'approvazione della fusione con la Chrysler, hadefinitivamente sancito l'uscita del Gruppo dal nostro Paese.Lo dice Michele De Palma, coordinatore nazionale del settoreAutomotive per la Fiom-Cgil. "Il tutto - aggiunge - nel solitosilenzio assordante della politica. Sembra che non sia unproblema per il nostro Paese, gia' a rischiodeindustrializzazione, essere ridotto a succursale della casaautomobilistica, mentre le decisioni vengono assunte a Detroit,le tasse pagate all'estero, la produzione negli stabilimentiitaliani sempre piu' alleggerita. E anche l'annuncio di questigiorni da parte di
(AGI) - Roma, 1 ago. - "Il Cda della Fiat di stamani,conl'approvazione della fusione con la Chrysler, hadefinitivamente sancito l'uscita del Gruppo dal nostro Paese.Lo dice Michele De Palma, coordinatore nazionale del settoreAutomotive per la Fiom-Cgil. "Il tutto - aggiunge - nel solitosilenzio assordante della politica. Sembra che non sia unproblema per il nostro Paese, gia' a rischiodeindustrializzazione, essere ridotto a succursale della casaautomobilistica, mentre le decisioni vengono assunte a Detroit,le tasse pagate all'estero, la produzione negli stabilimentiitaliani sempre piu' alleggerita. E anche l'annuncio di questigiorni da parte di Fca di un aumento delle quote di mercatonegli Stati Uniti, conferma il timore che, come Fiom da tempoabbiamo espresso, di uno spostamento sostanziale degliinteressi del Gruppo oltreoceano". "Il Governo non puo'limitarsi a vagliare nuovi incentivi sull'auto, scaricandoancora sulla collettivita' una misura che non garantiscel'occupazione e la produzione nel nostro Paese", aggiunge DePalma. "In tutti i Paesi industriali, ogni agevolazione e'legata agli impegni che l'azienda assume. L'ad del Gruppo haannunciato l'obiettivo di produrre 7 milioni di autovetturel'anno". "In Italia esiste una capacita' produttiva per unmilione di auto almeno. Per questo facciamo un appello allaresponsabilita' di tutti: per cogliere la sfida dellacompetitivita' del nostro Paese serve un confronto in cuiGoverno, Azienda e sindacati facciano tutti la loro parte pergarantire il futuro produttivo e occupazionale - partendo dallosviluppo di auto ecologiche e sicure - degli stabilimentiitaliani e garantendo retribuzioni dignitose ai lavoratori ealle lavoratrici del Gruppo", conclude. (AGI) .