(AGI) - Roma, 14 nov. - Dopo Gela, anche a Porto Marghera Enimettera' in atto importanti iniziative per il rilancio dellachimica. E oggi, al ministero dello Sviluppo Economico - allapresenza del ministro Federica Guidi - e' stato firmato ilProtocollo per la reindustrializzazione e il rilancio del sitoveneto. Le nuove scelte produttive (previsti investimenti percirca 200 milioni di euro) consentiranno di garantirel'occupazione, di assicurare la fornitura all'intero sistemachimico Eni dislocato in Valle Padana (Mantova, Ravenna eFerrara) e di realizzare un nuovo impianto per la produzione dibiocarburante.
Zaia: con accordo Marghera salvati 430 posti di lavoro
All'incontro per la sottoscrizione del documentoche dettaglia la trasformazione dell'impianto di Porto Margherae la nascita di un nuovo Polo Tecnologico, hanno preso parte:il vice ministro Claudio De Vincenti, il presidente dellaRegione Veneto Luca Zaia, rappresentanti della provincia e delComune di Venezia, l'Autorita' Portuale e le organizzazionesindacali nazionali dei chimici. Per Eni hanno firmato il testoDaniele Ferrari e Salvatore Sardo.
Sindacati: Porto Marghera accordo storico e di prospettiva
"L'intesa firmata oggirappresenta un passo fondamentale per il futuro di PortoMarghera e si inquadra nell'impegno di Eni per rilanciare leproprie attivita' industriali in Italia facendo leva suinnovazione tecnologica e sostenibilita' ambientale". Loafferma l'ad di Eni, Claudio Descalzi, in merito all'accordosul rilancio del sito. "Come fatto a Gela nei giorni scorsi, eancor prima con la bio raffineria di Porto Marghera e gliimpianti bio chimici di Porto Torres, Eni ha valorizzato lecompetenze e gli asset locali riposizionando le attivita'industriali su settori di mercato in crescita nell'ambitodell'economia verde, salvaguardando l'occupazione e offrendonuove opportunita' di sviluppo al territorio", aggiunge.
"APorto Marghera creeremo un polo per la chimica verde con duenuovi impianti produttivi che, grazie a un'innovativatecnologia, produrranno detergenti e lubrificanti partendo daoli vegetali. Saremo i primi al mondo a realizzare prodotti bioper la perforazione petrolifera, che andranno a beneficio anchedelle nostre attivita' upstream. L'accordo di oggi e'un'ulteriore conferma della centralita' di Porto Margheraall'interno del sistema industriale di Eni e dell'impegno diEni in Italia, che per noi e' il primo paese a livello diinvestimenti. La prosecuzione della collaborazione tra Eni,istituzioni e parti sociali sara' determinante nella fase direalizzazione del progetto", conclude Descalzi. (AGI)