(AGI) - Pechino, 11 mag. - L'ultimo valzer di poltrone nei giganti petroliferi statali cinesi vede protagonista Sinopec, il colosso della raffinazione. A un anno dal licenziamento e dall'espulsione dal Partito Comunista Cinese dell'ex numero due del gruppo, Wang Tianpu, la poltrona di general manager del gruppo viene occupata da Dai Houliang, SCELTto dalla Sasac (la Commissione di Vigilanza sugli asset delle imprese di Stato cinese), che lo ha nominato anche direttore del board di amministrazione del gruppo e vice segretario del partito di Sinopec.
Wang Tianpu era stato licenziato ed espulso dal Pcc con le accuse di corruzione e abuso di potere nell'aprile dello scorso anno. Il suo successore ha una lunga carriera nel settore petrolifero: nel 1997 e' stato nominato vice presidente di Yangzi Petrochemical e dal 2006 e' vice presidente e Cfo di Sinopec.
La lotta alla corruzione ha colpito pesantemente i giganti del petrolio cinese, che lo scorso anno hanno annunciato - tutti quasi contemporaneamente - il cambio ai vertici, dopo una serie di indagini che hanno portato molti dirigenti di Cnpc, Cnooc e Sinopec a perdere il posto per il sospetto di corruzione e di altre pratiche illecite. Tra le poltrone vacanti rimane ancora quella di numero due di China National Petroleum Corporation, dopo che a giugno 2015 era finito sotto indagine per corruzione ed espulso dal Pcc l'allora vice presidente, Liao Yongyuan. (AGI)
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