La domanda mondiale di petrolio dovrebbe aumentare di circa il 10,8% entro il 2040, in particolare per i trasporti. È quanto evidenzia uno scenario sviluppato da Total e presentato oggi alla stampa. Secondo lo studio, entro il 2040 la domanda mondiale di petrolio potrebbe aumentare di circa 10 milioni di barili al giorno rispetto al 2015 (92,5 milioni di barili al giorno). Nello scenario, il gruppo ha previsto un calo della domanda nel settore dell'edilizia (-2 m milioni barili al giorno), dell'energia (-3 mb/g) e degli usi non energetici (-1 mb/ giorno). D'altro canto, per il settore dei trasporti (56% del consumo di petrolio nel 2015), la domanda potrebbe aumentare.
Secondo Total, l'aumento del numero di chilometri percorsi sarà tale (tra il 3% e il 4% all'anno a seconda del settore) che non puo' essere compensato dai guadagni di efficienza dei motori e dei vari sostituti (veicoli elettrici, biogas, ecc). La richiesta di trasporto individuale potrebbe aumentare di 2 mb/g entro il 2040, quella del trasporto stradale di 6 mb/g, quella delle imbarcazioni di 1 mb/g e quella del trasporto aereo di 4 mb/g.
Alla base dello scenario, Total è partita dall'assunto che le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno il 50% del totale nel trasporto individuale nel 2040. "È l'efficienza dei motori che sarà l'elemento più importante" della riduzione della domanda di petrolio, ha detto la società. Per quanto riguarda il settore petrolchimico (plastica), la domanda potrebbe aumentare di 3 mb/g, tenendo conto di un tasso di riciclaggio del 25%.
Tuttavia, secondo uno scenario differente, se i veicoli elettrici rappresentassero il 70% delle vendite nel 2040, la domanda diminuirebbe di 3 mb/g rispetto allo scenario base (ma aumenterebbe di 2mb/d se fossero solo il 30% delle vendite). Un cambiamento di più o meno 0,5 punti nel tasso di crescita annuale del numero di chilometri percorsi cambierebbe anche la domanda di petrolio da -8 mb/d a + 9 mb/g.
Lo scenario medio proposto da Total rimane comunque ben superiore a quello dell'Agenzia Internazionale per l'Energia, che, per mantenere la temperatura a +2° C entro la fine del secolo, prevede una riduzione della domanda pari circa 75 mb/g nel 2035.