La società cinese Cnpc sostituirà Total nel contratto per sviluppare in Iran la fase 11 del giacimento di gas di Pars Sud in caso di recesso del gruppo francese. Lo ha reso noto il ministro del petrolio iraniano.
"Total ha detto che se non otterrà l'esenzione dagli Stati Uniti per proseguire le sue attività, avvierà il processo per uscire dal contratto. In questo caso, l'azienda cinese Cnpc e Total si avvicenderanno. Se Cnpc lascerà a sua volta, rimarrà la compagnia iraniana Petropars", ha spiegato il ministro del petrolio, Bijan Namdar Zanganeh, secondo l'agenzia Shana.
In base all'accordo siglato nel luglio 2017, che ammonta a 4.8 miliardi di dollari, Total detiene 50,1% di quote del consorzio, seguita dalla società cinese Cnpc al 30% del capitale e dalla Petropars iraniana al 19,9%.
Il colosso francese aveva già avvertito che avrebbe abbandonato il suo progetto, iniziato nel luglio 2017, se non avesse ottenuto una deroga da parte delle autorità degli Stati Uniti, con il sostegno di Francia e Unione europea. L'8 maggio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il ritiro degli Usa dall'accordo sul nucleare iraniano e il ritorno delle sanzioni contro Teheran.