Teheran - L'Iran partecipera' al prossimo vertice ministeriale dell'Opec, il cartello dei paesi produttori di petrolio, per discutere l'ultima situazione del mercato. A dichiararlo il ministro del petrolio iraniano Bijan Namdar Zangeneh, che ha spiegato che si rechera' in Algeria dal 26 al 28 settembre dove ai margini dell'IEF (International Energy Forum), si terra' la riunione ministeriale dell'Opec. L'argomento principale della riunione, a cui prenderanno parte pure i paesi produttori di petrolio non membri dell'OPEC, sara' la giusta politica da attuare per incrementare il prezzo del barile, la cui riduzione ha creato seri problemi a livello di budget in molti paesi.
Al momento, riferisce la rete Press TV, le proposte che saranno esposte al vertice sono due; la prima, di cui non si conoscono ancora i particolari, sara' quella dell'Arabia Saudita; la seconda, quella di congelare ai livelli attuali la produzione mondiale. E su questa seconda proposta, ha fatto intendere Zangeneh, ci potrebbe essere il si' dell'Iran che nel giro di pochi mesi ha raggiunto il suo livello di esportazione precedente alle sanzioni, pari a 2.3 milioni di barili al giorno. Secondo Press TV, pero', Teheran condiziona tutto al raggiungimento di un'intesa coi maggiori produttori petroliferi. Nel 2015, quando l'Iran stava aumentando la sua vendita di petrolio dopo la fine delle sanzioni, l'Arabia Saudita gioco' al ribasso coi prezzi innescando cosi' una riduzione incredibile che creo' seri problemi anche alle stesse casse del regno saudita. Quest'anno, pero', la sensazione e' che Riyadh voglia raggiungere un accordo per poter rimettere in sesto anche le proprie entrare. In quest'ottica, gli esperti ritengono che sia abbastanza probabile un congelamento della produzione petrolifera ai livelli attuali. (AGI)