Milano - "Quando si dice, senza sapere ciò che facciamo, che siamo avvelenatori, e non lo dice la magistratura, è la cosa che più mi indigna e che più mi dà fastidio": è quanto ha affermato all'Investor day di Milano, l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, rispondendo a una domanda sul coinvolgimento della società nell'inchiesta di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti in Val D'Agri. "Siamo assolutamente tranquilli", "non siamo assolutamente avvelenatori, chi lo dice superficialmente è colui che avvelena l'ambiente sociale e il sistema industriale", ha aggiunto Descalzi.
"Con tutto il rispetto dovuto alla magistratura che sta indagando", ha aggiunto Descalzi, "noi come Eni siamo assolutamente tranquilli, per le attività fatte sull'acqua e sulle emissioni". L'ad di Eni ha ricordato che la compagnia negli ultimi anni ha "investito 14 miliardi di euro, di cui il 25%, pari a 4,2 miliardi, in sostenibilità e ambiente solo in Italia. Nei prossimi quattro anni abbiamo previsto 8 miliardi di spesa, di cui il 31%, pari a 2,5 miliardi, per sostenibilità e ambiente". Di sicuro, ha aggiunto Descalzi, l'inchiesta di Potenza, "è stata una doccia fredda, non me l'aspettavo", e non si è detto preoccupato per la sospensione della produzione: "è un impatto che possiamo sopportare, certo avrà un costo", ma di sicuro "quando si parla di ambiente e territorio la produzione viene dopo".
Per Descalzi, il governo guidato da Matteo Renzi "è credibile" e "sta facendo il massimo per il sistema industriale italiano che era bloccato".(AGI)