(AGI) - Baghdad, 26 lug. - Il ministero del Petrolio
iracheno ha annunciato i dati sulle esportazioni totali di
greggio e le entrate petrolifere nel mese di giugno. Secondo
quanto reso noto dall'Organizzazione statale per la
commercializzazione del petrolio (Somo), le esportazioni di
greggio nel mese di giugno dai giacimenti centrali e
meridionali sono state pari a 95 milioni e 300 mila barili,
per entrate pari a 3 miliardi e 829 milioni di dollari. Il
portavoce del ministero del Petrolio Assem Jihad ha detto
che nel mese di giugno le entrate derivanti dal petrolio
sono aumentate leggermente rispetto a maggio, con un prezzo
di 40,178 dollari al barile. "Queste quantita' sono state
esportate dai porti meridionali di Bassora - ha detto Jihad
-. Dal porto di Ceyhan (in Turchia) non e' stato esportato
petrolio (dalla Somo) per via del mancato rispetto da parte
della regione (del Kurdistan iracheno) dell'accordo con il
governo federale". L'accordo sulle esportazioni di
petrolio tra i governi di Baghdad ed Erbil, siglato nel
dicembre del 2014, prevedeva che il Kurdistan iracheno
fornisse 550 mila barili di crudo al giorno a Baghdad in
cambio del 17 per cento del budget nazionale iracheno per
far fronte alle spese della pubblica amministrazione. Il
Kurdistan tuttavia ha interrotto le forniture di petrolio al
governo iracheno nel settembre scorso, accusandolo di
continui ritardi nei pagamenti alle imprese petrolifere
curde, dopo di che ha smesso di ricevere fondi da parte di
Baghdad. Nel mese di maggio il Kurdistan ha esportato una
media di 513 mila barili al giorno attraverso l'oleodotto
Kirkuk-Ceyhan, per un valore di 391 milioni di dollari, di
cui 75 milioni sono andati alle compagnie petrolifere che
producono il greggio, Dno, Gulf Keystone e Genel. (AGI)
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