Eni: nuova scoperta a olio nell'offshore norvegese

Le stime preliminari  indicano un range di volumi tra 50 e 60 milioni di olio in posto, 15-25 milioni di barili recuperabili, con potenziale addizionale da valutare

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Foto: AFP 
 Eni

Eni annuncia una nuova scoperta a olio nella licenza PL532 nel Mare di Barents Occidentale, realizzata attraverso il pozzo esplorativo 7220/5-3, perforato in 409 metri d’acqua sul prospetto denominato Skruis nella licenza PL532 (Equinor 50% Op., Eni 30% e Petoro 20%). Il pozzo si trova a circa 230 chilometri a nord ovest della città di Hammerfest e pochi chilometri a nord del campo di Johan Castberg per il quale è stato approvato il piano di sviluppo nel giugno 2018 e del quale è prevista l’entrata in produzione nel 2022.

L’obiettivo esplorativo del pozzo era di testare il potenziale a idrocarburi delle sequenze del Giurassico medio.  Il pozzo ha incontrato 34m di colonna a olio leggero in un singolo orizzonte di arenarie con ottime proprietà petrofisiche. Le stime preliminari della scoperta indicano un range di volumi tra 50 e 60 milioni di olio in posto, 15-25 milioni di barili recuperabili, con potenziale addizionale da valutare. Il pozzo non è stato testato alla produzione ma è stata condotta un’intensa campagna di acquisizione dati e di campionamento. Il pozzo sarà ora abbandonato permanentemente.

La scoperta di Skruis è un altro risultato della strategia di esplorazione near field di Eni che permette lo sfruttamento delle riserve grazie alle sinergie offerte con le infrastrutture produttive future. Eni è presente in Norvegia dal 1965 e produce oggi circa 150,000 barili di olio equivalente attraverso la sua società controllata Eni Norge.



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