Eni: in 10 anni tagliato 3/4 livello gas flaring

Eni: in 10 anni tagliato 3/4 livello gas flaring

Parigi - A livello di tutela ambientale, Eni continua a migliorare le proprie performances: in dieci anni ha tagliato di tre quarti il livello di gas flaring (gas associato alla produzione e combusto in torcia) ed entro il 2025 conta di portarlo a 0. E' quanto si legge nel modello integrato per lo sviluppo sostenibile delle risorse energetiche presentato alla comunita' finanziaria a Parigi. Nell'ambito del modello operativo di Eni, sicurezza e ambiente sono le massime priorita'. Negli ultimi tre anni la societa' e' stata la migliore del settore a livello di indici infortunistici. Nel 2015, il Total Recordable Injury Rate si e' attestato a 0,45, contro l'1,3 medio dei competitor, e l'obiettivo e' di raggiungere gli 0 infortuni.

Elemento cardine e distintivo del modello operativo di Eni e' la strategia adottata nell'esplorazione, che per la societa' rappresenta il motore della crescita futura. Eni ha rafforzato la propria organizzazione e strategia esplorativa. Con l'obiettivo di condurre le attivita' esplorative con maggior spirito di impresa, dando maggior peso alle competenze e in stretto allineamento con l'intera strategia upstream, volta a ottimizzare il time to market nello sviluppo delle scoperte, Eni ha costruito un portafoglio bilanciato con un mix di opportunita' near field e alcune iniziative di frontiera, ottenendo da una lato rapido time to market e dall'altro i volumi che rappresentano la base per il rimpiazzo delle riserve e la crescita a lungo termine. Negli ultimi otto anni, Eni ha scoperto circa 12 miliardi di barili di risorse a un costo unitario di 1,2 dollari al barile, scoprendo 2,4 volte quanto prodotto nel periodo, molto al di sopra della media dell'industria pari a 0,3. Il modello di sviluppo di Eni prevede una stretta integrazione tra tutte le discipline upstream che consente di trasformare le risorse in riserve in tempi rapidi. Per mitigare i rischi associati alle attivita' di sviluppo, ridurre i costi e valorizzare il time to market, Eni adotta un approccio fasato e con uno stretto controllo dell'esecuzione progettuale contribuendo cosi' alla riduzione del costo medio upstream da nuovi progetti da 30$ al barile del 2014 agli attuali 20$ al barile. (AGI)