Rio de Janeiro - Il Parlamento brasiliano ha abolito la legge del 2010 che assicurava al colosso petrolifero pubblico Petrobras l'obbligo di una partecipazione obbligatoria del 30% nello sfruttamento degli enormi giacimenti 'Pre Sale', le cui riserve sono stimate sopra gli 8 miliardi di barili di petrolio a oltre 2 mila metri di profondita' a 350 chilometri a largo delle coste di Rio de Janeiro e Santos, in Brasile.
La legge ha ricevuto 292 voti a favore e 101 contro in Parlamento e consentira' alle imprese straniere di partecipare da sole allo sfruttamento dei giacimenti. La settimana prossima il Parlamento brasiliano discutera' numerosi emendamenti, prima che la legge sia promulgata dal presidente Michel Temer, il quale ha in programma una forte privatizzazione dell'economia brasiliana.
L'estrazione dei giacimenti in acque profonde, posti nell'Oceano Atlantico sotto una fitta coltre di sale e' estremamente complessa. Petrobras sconta i contraccolpi del grave scandalo finanziario che l'ha travolta, coinvolgendo un'ampia fetta del mondo politico brasiliano. Nel 2015 il gruppo ha 2,128 milioni di barili al giorno, di cui 767.000 provengono dai giacimenti 'Pre-sale'. (AGI)