Doha - Al vertice di Doha, in Qatar, dove i Paesi produttori di petrolio cercheranno di concordare un congelamento della produzione per cercare di far rialzare i prezzi, l'Iran non manderà alcun rappresentante, il che di fatto limiterà il campo di applicazione di un eventuale accordo. "L'incontro di Doha è per chi vuole partecipare al piano di congelamento della produzione", ha detto il ministro del petrolio, Bijan Namdar Zanganeh, nel sito web del suo ministero. "Dal momento che non è previsto che l'Iran firmi l'intesa, la presenza di un rappresentante iraniano alla riunione non è necessaria".
"L'Iran non rinuncerà in alcuna maniera alla sua quota di produzione storica", ha aggiunto Zanganeh, facendo riferimento ai livello di produzione e di esportazione del Paese prima delle sanzioni internazionali contro Teheran. Sabato, in un'intervista a Bloomberg, il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed ben Salmane, aveva dichiarato che il regno non congelerà la sua produzione del greggio a meno che l'Iran non facesse lo stesso. Venerdì Teheran aveva annunciato che a Doha sarebbe andato il suo rappresentante nell'Opec, Hossein Kazempour Ardebili. Al vertice di Doha, previsto per oggi, saranno presenti i delegati di 11 dei 13 Paesi Opec. Dovrebbe essere assente anche la Libia. Tra i sette paesi non Opec invitati, saranno presenti Russia, Oman e Bahrein, mentre il Messico invierà un osservatore ed è incerta la partecipazione di Norvegia, Kazakhstan e Azerbaijan. Sicuramente a Doha non ci saranno gli Stati Uniti. (AGI)