Ecco di cosa si parla oggi all'Eurogruppo

Ecco di cosa si parla oggi all'Eurogruppo
Eurogruppo Lussemburgo Moscovici Schaeuble

Lussemburgo - I ministri delle Finanze dei 19 Paesi della zona Euro, si sono riuniti a Lussemburgo per affrontare quattro argomenti caldi: i conti pubblici dei singoli Paesi; gli sforzi che la Grecia ha fatto sul fronte delle riforme; la sostenibilità della spesa sanitaria e il resoconto sull'incontro al Fondo monetario internazionale (Fmi) a Washington.

Oltre a discutere dei conti pubblici nazionali, ci sarà un aggiornamento sul programma di aggiustamento macroeconomico in Grecia e in particolare sui progressi nel campo delle privatizzazioni e delle altre iniziative da cui dipendono i 2,8 miliardi in finanziamenti internazionali che dovrebbero arrivare ad Atenete entro la fine di ottobre. Ancora, sul tavolo dei 19 c'è la sostenibilità di una spesa pubblica nel campo della salute e delle cure a lungo termine che tenga conto dell'invecchiamento della popolazione nell'Eurozona. Infine, all'ordine del giorno c'è un resoconto del presidente sulle discussioni di Washington, in particolare nel quadro del G7 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali delle sette principali economie mondiali. 

L'appuntamento mensile si svolge come sempre alla vigilia della più estesa riunione del Consiglio Ecofin, allargata a tutti e 28 i ministri Ue ed è occasione, a una settimana dalla scadenza del 17 ottobre per la presentazione dei bilanci programmatici per il 2017, di affrontare le questioni legate all'applicazione del Patto di stabilità e crescita e in particolare quelle sulla flessibilità, su cui nei giorni scorsi ci sono state aperture da parte del Commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, anche se non è ancora chiaro fino a che punto potrà arrivare il rapporto deficit-Pil 2017. In aprile, il Documento di economia e finanza (il quadro dei conti pubblici preparato dal governo) lo fissava nell'1,8%, corretto al 2% in occasione della nota di aggiornamento delle scorse settimane, ma secondo le ultime indiscrezioni l'obiettivo del governo sarebbe di farsi concedere un 2,4% o almeno un 2,2%.

Il resoconto sull'incontro al Fmi è l'occasione per una discussione sulla crisi del settore bancario in Europa e la preoccupazione che questa suscita, soprattutto riguardo alla Deutsche bank ma anche alle banche italiane. (AGI)