Draghi delude i mercati, "per l'acquisto di bond serve tempo"
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Draghi delude i mercati, "per l'acquisto di bond serve tempo"

Draghi delude i mercati, "per l'acquisto di bond serve tempo"

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(AGI) - Roma, 4 dic. - Che la Bce non potesse annunciaredall'oggi al domani un piano di acquisto di titoli di Stato eraintuibile, soprattutto con una Bundesbank che, nelle settimanepassate, ha criticato apertamente perfino gli interventi sui'covered bond' e le 'asset backed securities', o Abs, questiultimi partiti davvero in sordina (368 milioni di euro dititoli comprati nella prima settimana, pochino se si pensa chel'intento di Francoforte e' riportare il bilancio ai livellidel 2012, ovvero mille miliardi in piu'). Eppure, magarisperando proprio che le operazioni sulle Abs fossero partitecol freno tirato per lasciar spazio a interventi piu' radicaliche risollevino l'Eurozona dalla stagnazione, le borse europeehanno reagito con un'ondata di ribassi alla cautela mostrata inconferenza stampa dal presidente Mario Draghi, il quale haspiegato che il consiglio direttivo di oggi ha si' discusso lapossibilita' di reagire al rischio deflazione con un programmadi 'quantitative easing' che contempli l'acquisto di bondsovrani ma e' poi giunto alla conclusione che "serve ancoratempo" per valutarne l'opportunita' e le modalita'd'attuazione. Parole che hanno fatto schizzare l'euro aimassimi di seduta sopra quota 1,24 dollari (era sceso inmattinata a un minimo da 28 mesi a 1,2280 dollari) e affondatole borse europee, in particolare Milano (-2,77%) e Madrid(-2,35%), i due mercati che guardano con maggiore trepidazionealla possibilita' che Draghi si decida finalmente a imbracciareil 'bazooka' dell'alleggerimento quantitativo all'americana. Male anche Francoforte (-1,21%) e Parigi (-1,55%), laddoveLondra, meno esposta ai travagli economici della zona euro, sela cava con una flessione dello 0,55% nonostante l'arretramentodel prezzo del petrolio abbia riportato nel mirino i titolipetroliferi e minerari. A Piazza Affari, come sugli altri mercati del vecchiocontinente, i ribassi hanno colpito soprattutto i bancari. Mpsha perso il 4,55%, Unicredit il 4,08%, Mediobanca il 3,97%, Ubiil 3,62% e Intesa il 3,44%. Sotto forte pressione anche lebanche spagnole: Bankia ha ceduto quasi il 6%, Bbva e Caixahanno lasciato sul terreno oltre il 3,5%. Altrove figurano trai titoli piu' venduti Commerzbank (-3,58%), Credit Agricole(-2,29%), SocGen (-2,52%). E' invece stabile a 127 punti lospread Btp/Bund, con il rendimento dei titoli decennali tornatosopra il 2% dopo i nuovi minimi storici. Di certo non hannoaiutato il morale le nuove previsioni economiche diffuse dallastessa Bce: l'economia dell'area euro e' ora vista in crescitadello 0,8% nel 2014 dallo 0,9% stimato a settembre, mentre nel2015 il Pil e' stimato a +1% dal +1,6% stimato in precedenza enel 2016 al +1,5% dal +1,9% di settembre. Si aggrava anche ilquadro dell'inflazione, con un tasso atteso ora allo 0,5% nel2014 (+0,6% a settembre) e allo 0,7% nel 2015 (+1,1% asettembre), una revisione al ribasso legata, ha spiegatoDraghi, soprattutto al tonfo del prezzo del petrolio, cheverra' "monitorato in modo particolare", e all'andamento deiprezzi in tre paesi ben precisi: "Germania, Francia e Italia". La partita del 'quantitative easing' e' rimandataall'inizio dell'anno prossimo, quando - ha annunciato Draghi -il direttivo di Francoforte "valutera' nuovamente la politicamonetaria realizzata, l'espansione del nostro bilancio e loscenario sull'andamento dei prezzi". E l'ipotesi di compraretitoli di Stato, ha assicurato l'ex governatore di Bankitalia,"rientra a pieno titolo nel mandato della Bce", il cui staffsta gia' svolgendo i lavori tecnici preparatori. Anzi, a chigli chiedeva se temesse ricorsi legali contro un eventualepiano di 'quantitative easing' (le operazioni di 'Omt', ovverogli acquisti condizionati di bond sovrani in campo di riforme,mai attivati in concreto, erano state portate di fronte allaCorte Costituzionale tedesca), Draghi ha risposto, quasistizzito che, "sarebbe casomai illegale non perseguire ilnostro mandato". "Voglio essere assolutamente chiaro, nontollereremo una prolungata deviazione dalla stabilita' deiprezzi", ha aggiunto. Non solo, "per acquistare titoli di Statonon e' necessaria l'unanimita' del direttivo". In parolepovere, si va avanti anche senza la Germania. Forse Draghi hapreso tempo anche per scaldare i muscoli in vista del probabilescontro finale con la sua nemesi Jens Weidmann, presidentedella Bundesbank, sul ring della Grossmarkthalle, da oggi nuovasede della Bce. E chissa' che i preoccupanti dati economicisull'economia tedesca non portino a piu' miti consigli i falchidi Berlino. (AGI).
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