La fattura elettronica diventa obbligatoria. Cos'è e come funziona
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La fattura elettronica diventa obbligatoria. Cos'è e come funziona
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  • Gli acquirenti devono essere persone fisiche che agiscono in veste di “privati consumatori” e hanno domicilio o residenza in un Paese extra-UE, con l'eccezione della Repubblica di San Marino. Il venditore - che dovrà aderire al nuovo sistema telematico OTELLO 2.0 - deve essere un commerciante al dettaglio o un grossista che abbia ottenuto l’iscrizione al Registro Esercenti Commercio e l’autorizzazione amministrativa anche per il commercio al dettaglio, sempre che le cessioni al dettaglio avvengano in appositi locali, distinti da quelli destinati alla vendita all’ingrosso.
  • L'obbligo riguarda le cessioni di beni che superino, complessivamente, l’importo minimo di 154,94 euro. Il limite minimo si riferisce agli acquisti effettuati presso uno stesso punto vendita e risultanti da un’unica fattura. Tale importo va considerato non al netto ma al lordo dell’Iva, in modo da consentire al turista di conoscere immediatamente se può beneficiare dello sgravio previsto dalla norma, senza dover effettuare operazioni di scorporo dell’imposta dal prezzo di vendita, come avveniva in precedenza.
  • I beni acquistati devono essere destinati all’uso personale o familiare.
  • Le categorie di beni coinvolte sono, in linea di massima, le seguenti:
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  • Lo sgravio dell’IVA a favore del soggetto extracomunitario può essere riconosciuto dal dettagliante italiano secondo due modalità alternative: in sede di cessione, emettendo fattura senza applicazione dell’imposta, che quindi deve essere scorporata dal prezzo di vendita oppure con rimborso successivo dell’imposta all’acquirente straniero a cura del dettagliante o tramite apposita società intermediarie.

La reazione degli operatori

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