Deutsche Bank vola in borsa dopo la 'purga' nel management
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Deutsche Bank vola in borsa dopo la 'purga' nel management

Deutsche Bank vola in borsa dopo la 'purga' nel management

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(AGI) - Francoforte, 8 giu. - Il titolo di Deutsche Bankguadagna l'8% a Francoforte dopo la 'purga' al vertice e lanomina del nuovo ceo. John Cryan, 54 anni, sara' dal 1 luglioil nuovo amministratore delegato dell'istituto. Cyran,componente del consiglio di sorveglianza dal 2013 ed exdirettore finanziario di Ubs, prendera' il posto di Anshu Jaine Juergen Fitschen, i due co-ceo, finiti nel mirino degliazionisti dopo diversi scandali, inchieste e onerosipatteggiamenti che hanno messo alle strette la banca, inclusiquelli sulla manipolazione dei tassi Libor e sui cambi e quellisull'evasione fiscale e sul riciclaggio, nonche' quello,recentissimo, sulla falsificazione dei dati finanziari durantela crisi del 2008. Colpisce l'uscita di scena Jain, che solodue settimane fa aveva visto consolidarsi la sua posizione ascapito di quella dell'altro co-ceo, Juergen Fitschen, alleprese con un difficile processo contro gli eredi dell'imperoKirch. Dal primo luglio Cryan prendera' in mano le redini dellabanca e in particolare proseguira' sulla strada della gia'avviata mega-ristrutturazione dell'istituto, che prevede fortitagli e un drastico riordino delle attivita' di investmentbanking. L'arrivo di Cryan era stato anticipato, due settimanefa, da un rimpasto al vertice, nel corso del quale Fitschenaveva gia' ceduto il controllo delle attivita' non core alcollega del board Stefan Krause, il quale a sua volta avevapassato il suo ruolo di responsabile finanziario a MarcusSchenck. Krause e' cosi' diventato il supervisore delladivisione bancaria e il presidente del consiglio disupervisione di Postbank. Il rimpasto, cosi' come l'arrivo alvertice di Cryan, mirano ad attenuare le crescentipreoccupazioni degli azionisti, che all'assemblea soci avevanodrenato al 61% la maggioranza dei voti, il livello piu' bassoda molti anni a questa parte. Cryan e' gia' pienamente addentroalla mega-ristruttuzione della banca tedesca e dunque subentraai due co-ceo ma non dovrebbe cambiare, se non con spostamentiminimi, la rotta gia' tracciata per l'istituto. Investitori edazionisti della banca hanno puntato il dito contro il vecchiovertice non per i cambiamenti introdotti ma per la lentezza concui essi sono stati messi a punto. Secondo quanto riferisconofonti interne Jain e Fitschen avrebbero offerto le lorodimissioni a Paul Achleitner, presidente del consiglio disupervisione, il quale ha ne ha discusso all'interno delmassimo organismo di controllo del gruppo. Jain, nato in Indiae cittadino britannico, era il 're' dell'investment banking diDeutsche Benk. Sotto la sua gestione questa divisione e'arrivata a fare l'85% dei profitti della banca, ma poi e'finita nel mirino delle autorita' internazionali e inparticolare di quelle Usa per la sua condotta. I risultati delprimo trimestre di Deutsche Bank hanno pesantemente risentitodella disputa sui tassi interbancari, che e' costata alla bancauna multa da 2,5 miliardi di dollari. Lo stesso Jain ha varatoil piano di ristrutturazione 'lacrime e sangue' dell'istituto,che prevede risparmi sui costi per 4,7 miliardi di euro, lacessione del retail di Postbank e il riordino dell'investmentbank. Ma molti azionisti lo hanno considerato tardivo. Secondoquanto riferiscono fonti interne Jain era al corrente di avereil fiato di alcuni grossi azionisti sul collo e, durante ilrecente rimpasto di due settimane fa, avrebbe lasciatointendere di essere pronto a lasciare. "Non voglio intralciareil cambiamento della banca - avrebbe detto - e, se necessario,sono pronto ad andarmene". Lo stesso Achleitner, dopo averdeciso con il consiglio di supervisione, il siluramento dei dueco-ceo, li ha ringraziati per il lavoro svolto. (AGI).
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