Crisi morde Pmi, 12% ha ridotto personale e 9% tagliato stipendi
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Crisi morde Pmi, 12% ha ridotto personale e 9% tagliato stipendi

Crisi morde Pmi, 12% ha ridotto personale e 9% tagliato stipendi

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(AGI) - Roma, 17 set. - Nel corso degli ultimi 12 mesi il 12%delle Pmi italiane ha ridotto il personale e il 9% ha dovutocontenere gli stipendi dei propri collaboratori, per affrontareil perdurare della crisi economica. E' quanto emerge dallaseconda edizione dell'indagine internazionale realizzata sullepiccole e medie imprese da GFK Eurisko per Zurich InsuranceGroup (Zurich). L'indagine mostra che per far fronteall'elevato livello di competitivita' e al protrarsi del calodella domanda, oltre che per attrarre nuovi clienti edespendere l'attivita', il 20% delle Pmi ha ridotto i prezzi(+24% rispetto allo scoprso anno), mentre raddoppiano all'11%le imprese che sono impegnate ad ampliare l'attivita' verso ilmercato locale e al 12% quelle che hanno ampliato le loroesportazioni. Inoltre, in risposta alla crisi, il 22% delle Pmisi e' concentrato sulla diversificazione della gamma deiprodotti e dei servizi (+13% rispetto allo steso periodo del2013) e raddoppiano rispetto al 2013 le imprese che richiedonofinanziamenti o ampliamenti delle linee di credito e cheinvestono nell'analisi e valutazione dei rischi. L'indagineevidenzia anche che, a fronte di una crescita economica cherimane modesta, l'8% delle Pmi italiane ha valutatol'opportunita' di chiudere ed e' piu' che raddoppiato (9%) ilnumero delle imprese che hanno chiesto nuovi investimenti oampliamenti delle linee di credito per proseguire l'attivita' efinanziare la crescita. In Europa, hanno continuato a ridurre iprezzi anche Spagna (26%) e Portogallo (20%), i quali, insiemeall'Italia, sono gli unici paesi europei in cui le Pmi appaionoriluttanti ad assumere nuovo personale e a incrementare iprezzi. Anche nel Regno Unito, in Svizzera e Germania latendenza all'aumento dei salari e' scesa leggermente rispettoai risultati del 2013. Al contrario, le Pmi dell'America Latina(in particolare Brasile, Messico e Argentina) dichiarano unforte aumento degli stipendi (+40%, +33% e +30%), e, nonostantela crescita economica della regione sia ancora lenta, hannoinvestito nell'espansione dell'attivita' verso nuovi clientitarget sul mercato locale e diversificato la gamma di prodottie servizi. I paesi dell'Asia del Pacifico come Hong Kong,Taiwan e Malesia dichiarano invece di aver incrementato moltoil personale (+28%,+37% e +25%) e in misura minore gli stipendi(+16%, +15% e +19%). Il quadro complessivo che emergedall'indagine sullo stato delle Pmi a livello globale e' dunquepositivo: le piccole e medie imprese guardano al futuro conottimismo ampliando la propria attivita' sia sul mercato locale(23%) che nelle esportazioni, soprattutto attraverso ladiversificazione dei prodotti e dei servizi offerti (21%). Solouna minoranza di pmi in tutti i 19 paesi oggetto del sondaggio(non oltre il 10%) ha preso in considerazione di ridurrel'offerta o di chiudere l'attivita', 1 impresa su 5 haaumentato i salari e 1 su 6 ha incrementato il personale."Sebbene lo studio evidenzi grandi differenze tra i diversipaesi oggetto dell'analisi - commenta Marco Delpino, Head ofMarket Facing Underwriting di Zurich in Italia - ritengo vi siaun elemento comune rappresentato, generalmente parlando, dallarinnovata fiducia con la quale le Pmi guardano al futuro. Laricerca evidenzia che in Europa la crescita economica el'inflazione restano deboli, e poche aziende puntano aincrementare le assunzioni, i salari o all'espansione in nuovimercati: in Italia in particolare molte Pmi hanno ridotto ilpersonale e gli stipendi e proseguito nel trend di riduzionedei prezzi. Emerge pero' con chiarezza che le imprese voglionoinvestire sulla diversificazione dell'offerta per attrarrenuovi clienti. Zurich, grazie al suo know how nel settoreaziende, si e' spesso dimostrata un partner strategico per leaziende, poiche' in grado di offrire una consulenzaprofessionale di altissimo profilo corredata da soluzioniassicurative specifiche e modulari per tutelare le pmi neiconfronti di possibili rischi. In questo modo e' possibilegarantire alle imprese quella protezione necessaria peraffrontare serenamente nuove sfide e raggiungere cosi' i propriobiettivi di crescita". (AGI) Gaa.
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