Crisi: Cgia, 150 miliardi da Bce con Quantitative easing
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Crisi: Cgia, 150 miliardi da Bce con Quantitative easing

Crisi: Cgia, 150 miliardi da Bce con Quantitative easing

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(AGI) - Roma, 8 mar. - Con il Quantitative easing l'Italiadovrebbe ricevere dalla Bce fino a 150 miliardi di euro. Losostiene la Cgia di Mestre che rileva come questa operazionedovra' contrastare il credit crunch. Secondo la Cgia negli ultimi tre anni le famiglie e leimprese italiane hanno subito una contrazione nell'erogazionedegli impieghi pari a 110 miliardi di euro. In attesa che da domani scatti la nuova operazione sulQuantitative easing la Cgia rileva che tra il 2011 e la finedel 2014 le operazioni di rifinanziamento a lungo terminelanciate da Francoforte hanno consentito all'Italia di ricevere305 miliardi di prestiti (pari al 25% del totale erogatonell'area dell'euro). Se nel dicembre del 2011 la Bce haerogato al nostro sistema creditizio 116 miliardi con il Ltro1, qualche mese dopo (febbraio 2012) se ne sono aggiunti altri139 miliardi, grazie all'operazione Ltro 2. In tempi piu'recenti, infine, con il Tltro 1 (del settembre 2014) e conTltro 2 (del dicembre 2014) l'Italia ha percepitorispettivamente 23 e 27 miliardi di euro. Misure, queste ultime- ricorda la Cgia - che a differenza delle prime due avevano unvincolo ovvero i fondi dovevano finanziare esclusivamentel'economia reale (famiglie e imprese). Nonostante cio', segnalala Cgia, "le operazioni Ltro e Tltro non hanno ancoraconsentito una ripresa degli impieghi al nostro sistemaeconomico, anche se nell'ultimo anno si e' registrato unrallentamento della stretta creditizia; tra la fine del 2013 elo stesso periodo del 2014 gli impieghi in Italia sonodiminuiti dello 0,9%, passando da 1.401,7 a 1.388,8 miliardi dieuro". "Con il Quantitative easing - rileva il segretario dellaCgia Giuseppe Bortolussi - la Bce si impegna ad acquistaretitoli dei settori pubblici e privati per un ammontare di 60miliardi di euro al mese. Complessivamente la Banca centraledovrebbe erogare fino al prossimo mese di settembre del 2016piu' di 1.000 miliardi di euro. Di questi 1.000 miliardi,sostengono alcune importanti societa' finanziare europee, tra i130 e i 150 miliardi di euro dovrebbero interessare l'Italia,con l'obbiettivo di ridare liquidita' al nostro sistemaeconomico che negli ultimi tre anni ha subito una contrazionenell'erogazione del credito del 7,4% che, in valore assoluto,corrisponde a una riduzione dei prestiti pari a 110 miliardi dieuro". (AGI).
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