Il creatore del web, Tim Berners-Lee, ha lanciato ufficialmente il suo piano per aggiustare internet. La Word Wide Web Fondation, una società no profit creata dallo scienziato inglese, ha già ottenuto il sostengo dei giganti tecnologici come Facebook, Google e Microsoft. È lo stesso Berners-Lee ad annunciare il progetto su Twitter: "Se noi non riusciamo a difendere la libertà del web aperto, rischiamo una distopia digitale di disuguaglianza radicale e abuso dei diritti. Dobbiamo agire ora".
Nel tweet Berners-Lee condivide il link a un sito, contractfortheweb.org, dove sono elencati i nove principi del suo Contratto per il web. Tre riguardano i governi: assicurare che ognuno possa connettersi alla rete; fare in modo che tutta la rete internet sia sempre accessibile; rispettare i diritti fondamentali della privacy e dei dati personali.
Tre riguardano le aziende: avere sempre prezzi accessibili per i servizi di connessione; rispettare e proteggere la privacy e i dati delle persone per creare fiducia a chi accede alla rete; sviluppare tecnologie che valorizzino il meglio dell'umanità, arginandone i lati peggiori. Tre riguardano invece i cittadini: essere creatori e collaboratori del web; costruire community forti e rispettare la civiltà del discorso pubblico e la dignità umana; lottare per la rete.
If we fail to defend the free and open web, we risk a digital dystopia of entrenched inequality and abuse of rights.
— Tim Berners-Lee (@timberners_lee) November 25, 2019
We must act now. Join me in backing the Contract for the Web — a global plan of action for the #WebWeWant. @webfoundationhttps://t.co/CeLuSzKtqB
Il progetto di Berners-Lee arriva quasi un anno dopo l'annuncio fatto al Web Summit di Lisbona, dove per la prima volta parlo' del suo progetto di rifondare la rete. Adrian Lovett, amministratore delegato della World Wide Web Foundation, alla Cnbc ha descritto il contratto per il Web come "la prima azione globale fatta per proteggere la rete come forza che si batte per il bene, mettendo insieme aziende governi e cittadini di tutto il mondo per dire che queste sono le cose che vanno fatte". Oltre ai big della Silicon Valley, altre aziende hanno deciso di condividere e supportare i principi del 'Contratto' di Berners-Lee: tra queste il motore di ricerca DuckDuckGo, Reddit e GitHub, oltre a Reporter senza frontiere.
Oggi a Berlino Berners-Lee illustrerà il suo progetto durante una conferenza stampa. Al momento non è chiaro quale impatto avrà questo progetto. Ma di fatto arriva in un momento delicato per il mondo di internet e per i colossi nati in questi decenni dal suo sviluppo. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica e l'uso strumentale della rete come mezzo di propaganda per influenzare il voto democratico, istituzioni e governi hanno cominciato a chiedere con sempre più insistenza una riforma della rete.
Politici come Elizabeth Warren, tra i possibili candidati democratici alle presidenziali americane, ha fatto dello spacchettamento delle società tecnologiche una delle bandiere della sua campagna elettorale. Un argomento che sta trovando consensi anche tra alcuni esponenti repubblicani.