Roma - I due tecnici italiani tenuti per 47 giorni in ostaggio in Libia lavorano per la Con.I.Cos (acronimo di Contratti internazionali Costruzioni) una società di costruzioni di Mondovì, presente in Libia dal 1982. Il gruppo opera in Italia e all'estero (Libia, Algeria, Nigeria, Costa D'Avorio) in modo significativo nel settore delle costruzioni da oltre 30 anni. Spazia in diversi campi di intervento: dall'edilizia residenziale a quella industriale, dalla turistico-ricettiva a quella terziaria, dalle infrastrutture alle opere di urbanizzazione, dall'edilizia ospedaliera, universitaria e per lo sport ai lavori di acquedotti, gasdotti e fognatura, dall'ambiente con depuratori, discariche e impianti speciali all'impiantistica per tutta l'edilizia, dagli interventi di restauro su edifici monumentali all'architettura d'interni, dalla progettazione alla concessione e manutenzione dell'opera.
La Con.I.Cos nasce nel 1977, dall'associazione di Celeste Bongiovanni e Giorgio Vinai, entrambi con alle spalle un ventennio di attivita' individuale nel campo delle costruzioni stradali, industriali e portuali. L'azienda continua a dedicarsi all'ingegneria civile, ma estendendo il proprio ambito operativo, portando avanti l'attivita' imprenditoriale all'estero e diversificando ulteriormente le linee di prodotto. Nel 1982 viene fondata la filiale in Libia, con una sua stabile organizzazione nel Paese in cui la societa' inizia un'intensa attivita'. Nel 1983 viene costituita Codelfa, interamente controllata dal Con.I.Cos: la societa' opera nella parte orientale della Libia (Cirenaica) nella costruzione di sette importanti capannoni industriali a Kufra, Bengasi, Tobruk, El Merj, El Beida, Ajedabia, Derna. In Italia Con.I.Cos è impegnata in costruzioni stradali e autostradali. Nel 2009 i soci fondatori raggiungono un accordo per scindere il gruppo. Nel 2011 la Con.I.Cos è stata completamente acquisita dal socio Vinai e prosegue oggi la sua attività immobiliare prevalentemente in Italia e ha concentrato il business delle opere civili e infrastrutturali in Libia.