Confindustria: pil 2015 superiore alle previsioni
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Confindustria: pil 2015 superiore alle previsioni

Confindustria: pil 2015 superiore alle previsioni

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(AGI) - Roma, 25 feb. - Fatturato, ordini, produzioneindustriale ed edilizia, vendite di auto, export, occupazione,fiducia: la sequenza di statistiche uscite nell'ultimo mesecontiene molte sorprese finalmente positive per l'economiaitaliana e convalida le attese di un aumento del Pil nel 2015superiore alle previsioni rilasciate a dicembre (+0,5% e +1,1%nel 2015-16). Lo rende noto la congiuntura flash del Centrostudi Cofindustria. Si infittisce la possibilita' di revisioneal rialzo delle proiezioni che il Csc non ha ancora elaborato erifara' a giugno (considerando la parte, circa la meta', distimoli esterni non ancora inclusa nelle stime). La partenza dafermo limita la performance in media d'anno, ma la crescitaacquistera' velocita' nel secondo semestre, lasciando una buonaeredita' al 2016. Affinche' il ritmo si consolidi, evidenziail Csc, "e' necessario che, al rinnovato slancio dell'export eal timido recupero dei consumi, si affianchi il contributodegli investimenti, cruciali sia per la domanda sia per laricostituzione di potenziale produttivo". Anche al netto dellecostruzioni, nel 2014 gli acquisti di macchinari e impiantihanno mancato l'appuntamento con la ripresa. Finora non ci sonosegnali di cambio di passo e gli investimenti stentano aripartire in molti paesi avanzati, a causa dell'incertezzagenerata dalla crisi. Alla quale in Italia si sommano specificigravi ostacoli, che un po' si attenueranno: i margini ai minimistorici beneficeranno dei minori costi degli input; la morsadel credito si allenta e i tassi scendono; la fiducia migliora;la domanda interna ed estera salira', aumentando il bassoutilizzo degli impianti; gli incentivi aiutano, sebbene nonsiano tutti gia' attuati e siano dotati di poche risorse e resimeno efficaci da meccanismi complessi e gravi storture. Le condizioni esterne sono favorevoli: la crescitaamericana e' robusta; gli emergenti, pur rallentando,forniscono un forte apporto all'espansione globale;nell'Eurozona si moltiplicano i segnali di accelerazione. Ilcambio dell'euro potrebbe ulteriormente deprezzarsi. I prezzidelle materie prime sono piu' contenuti. (AGI)
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