Coldiretti: scarseggia olio d'oliva, "scorte esaurite tra 6 mesi"
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Coldiretti: scarseggia olio d'oliva, "scorte esaurite tra 6 mesi"

Coldiretti: scarseggia olio d'oliva, "scorte esaurite tra 6 mesi"

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(AGI) - Roma, 17 dic. - Olio di oliva Made in Italy razionatocon le scorte di extravergine che saranno esaurite entro iprimi sei mesi del 2015, per effetto del crollo dei raccoltiche ha coinvolto in realta' tutti i prodotti base della dietamediterranea. A lanciare l'allarme e' la Coldiretti che inoccasione dell'Assemblea ha presentato un dossier su comecambieranno le tavole degli italiani nel nuovo anno con effettisulle tasche e sulla salute. Se nel 2014 il reddito agricoloreale per attivo in agricoltura e' diminuito in Italia dell'11per cento, nel 2015 sugli scaffali dei supermercati -sottolinea la Coldiretti - ci sara' il 35 per cento in meno diolio di oliva italiano, ma anche un calo del 25 per cento pergli agrumi, del 15 per cento per il vino fino al 50 per centoper il miele. La produzione Made in Italy di miele di acacia,castagno, agrumi e millefiori e' quasi dimezzata (-50 percento) per effetto del clima, ma se la vendemmia - sottolineala Coldiretti - si e' classificata come la piu' scarsa dal1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbescendere fino a 41 milioni di ettolitri, quella di olio dioliva e' crollata attorno alle 300mila tonnellate. E' allarme -continua la Coldiretti - anche per la produzione italiana dipasta a causa dell'eccessiva dipendenza dell'industrianazionale per l'acquisto di grano duro dall'estero da dovearriva circa il 40%. Se in Italia i raccolti di frumento durohanno subito una leggera flessione (-4 per cento), un caloconsistente del 10 per cento si e' verificato nell'UnioneEuropea e un vero e proprio crollo del 27 per cento si e'registrato in Canada che e' il principale fornitoredell'Italia. Complessivamente, secondo le stimedell'International Grains Council, la produzione mondialedovrebbe attestarsi sui 34 milioni di tonnellate (-15 percento). Anche per il raccolto nazionale di agrumi il conto e'pesante con un taglio del 25 per cento mentre per il pomodoroda conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimentosi registra un calo delle rese per ettaro e la produzionerimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinqueanni solo grazie a un aumento delle superfici coltivate. Glieffetti del crollo produttivo si faranno sentire a tavola dovegli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono i principaliconsumatori di pasta a livello mondiale con una media perpersona di 26 chili all'anno, una quantita' che e' tre voltesuperiore a quella di uno statunitense, di un greco o di unfrancese, cinque volte superiore a quella di un tedesco o diuno spagnolo e sedici volte superiore a quella di ungiapponese. Ma gli italiani fanno registrare acquisti daprimato anche per il vino (38 litri a persona all'anno), perl'olio di oliva (12 chili a persona all'anno) e per i pomodoritrasformati con circa 35 chili per persona all'anno. "Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio diportare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy maprovenienti dall'estero, spesso di bassa qualita'" ha affermatoil presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nelsottolineare che "il consiglio e' dunque quello di verificare con attenzione l'origine in etichetta, almeno su quei prodotticome l'olio, il miele e gli agrumi freschi dove e' in vigorel'obbligo di indicare la provenienza, oppure di rivolgersidirettamente ai produttori nelle aziende agricole, negliagriturismi o nei mercati di Campagna Amica, ma anche cercaresulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) a cerchiconcentrici blu e gialli con la scritta per esteso nella partegialla "Denominazione di Origine Protetta" o "IndicazioneGeografica Protetta"". (AGI)
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