Codacons: Sara' un altro Natale d'austerity, consumi giu' del 5%
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Codacons: Sara' un altro Natale d'austerity, consumi giu' del 5%

Codacons: Sara' un altro Natale d'austerity, consumi giu' del 5%

Codacons: Sara' un altro Natale d'austerity, consumi giu' del 5%
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(AGI) - Roma, 15 nov. - Ancora un Natale all'insegna delrisparmio per le famiglie italiane, ma la riduzione della spesaper regali, alimentari e addobbi sara' piu' contenuta rispettoa quella degli anni passati. Lo afferma il Codacons, che havagliato la propensione all'acquisto degli italiani in vistadelle prossime festivita' natalizie. Dall'indagine risulta che le famiglie ridurranno gli acquisti di Natale mediamente del-5% rispetto al 2013, e la spesa procapite prevista per lefeste di dicembre, omnicomprensiva di regali, spese per lacasa, alimentari, viaggi, scendera' a una media di 164 euro.Complessivamente gli italiani spenderanno 9,8 miliardi di eurodurante il Natale, 500 milioni di euro in meno rispetto alloscorso anno. I settori dove i cittadini prevedono di tagliaremaggiormente gli acquisti sono - secondo il Codacons -abbigliamento e calzature, arredo per la casa, viaggi eristorazione; in testa alle preferenze restano i compartigiocattoli, elettronica e hi-tech e alimentari, settori per iquali la spesa sara' in linea con quella degli scorsi anni. Perquanto riguarda invece i prezzi dei classici prodotti natalizi,gia' da giorni in vendita nei negozi e presso i centricommerciali, il Codacons rileva come, rispetto allo scorsoanno, i listini siano sostanzialmente stabili o in leggeradiscesa come nel caso del panettone. Tuttavia - spiegal'associazione - il dato non deve trarre in inganno: si trattadi beni i cui prezzi variano sensibilmente al rialzo conl'avvicinarsi dei giorni di festa. "Il bonus da 80 euro inbusta paga non risollevera' le sorti del commercio durante lefeste natalizie - commenta il presidente Carlo Rienzi - Sara'ancora un Natale di austerity, a causa del ridotto potered'acquisto delle famiglie e della situazione negativa in cuiversa il paese, che non permettono agli italiani di riprenderea spendere nemmeno sotto le feste". (AGI).
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