Cibo: "... ma il coccodrillo di che sa?" Lo mangerebbe 1 italiano su 5
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Cibo: "... ma il coccodrillo di che sa?" Lo mangerebbe 1 italiano su 5

Cibo: "... ma il coccodrillo di che sa?" Lo mangerebbe 1 italiano su 5

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(AGI) - Roma, 26 giu. - Quasi un italiano su cinque (19 percento) e' tentato di assaggiare la carne di coccodrillo mentreil 92 per cento rifiuta gli insetti e il 93 per cento i ragnifritti che sono considerati in alcuni Paesi partecipantiall'Expo vere prelibatezze gastronomiche. E' quanto emerge dauna indagine Coldiretti/Ipr Marketing presentata ad Expo inoccasione dell'arrivo del primo porcetto sardo fuori daiconfini della Sardegna, che e' l'unico prodotto nazionale cheha goduto della speciale deroga del Ministero della Saluteprevista a livello internazionale solo nel caso di EsposizioniUniversali. "Una opportunita' - sottolinea la Coldiretti - dicui ha goduto anche il pesce palla del Giappone perl'esposizione o la degustazione esclusivamente all'Expo anchese solo il 14 per cento degli italiani si dice interessato adassaggiarlo. Il pesce palla e' un piatto molto costoso che ingiapponese si chiama fugu e che necessita di un'accurata edelicata preparazione per eliminare il pericoloso veleno. Ilpiatto che pero' e' meno gradito dagli italiani con unapercentuale "bulgara" del 97 per cento e' il vino di serpenteche si beve in Cina e in Vietnam, ottenuto mettendo in uninfuso alcol e il corpo intero del rettile, che pare sia unottimo ricostituente. Gli insetti che sono molto diffusi atavola in diversi continenti, dall'Asia all'Africa, hannotrovato posto all'Expo nel Future Food District solo inesposizione in confezioni snack di larve, cavallette,scorpioni, termiti, scarafaggi, ma anche in spiedini misti. Ma- riferisce la Coldiretti - sono stati sequestrati i grilli inbarattolo e i vermi della farina essiccati offerti come snacknel corso di uno showcooking nel Padiglione olandese,nonostante l'importante endorsement della Fao che, in unrecente studio, li classifica come il cibo del futuro perche'stima che fanno parte delle diete tradizionali di almeno duemiliardi di persone e che potrebbero quindi essere essenzialiper combattere la fame. Il console dello Zimbabwe Georges ElBadauri ha annunciato l'arrivo di un menu a 15 euro a base dicrocoburger, ma sono gia' esposti filetto di coda dicoccodrillo in olio extravergine e ragu' a base di carne dicoccodrillo che e' un rettile comunemente consumato in molticontinenti, dall'Asia all'Africa fino alle Americhe. Inoltre lacarne di coccodrillo si commercializzata gia' in alcuni Paesieuropei, come il Belgio. Nonostante l'indubbia curiosita' chehanno stimolato questi cibi "esotici" tra i visitatoridell'Expo e' certo pero' - sostiene la Coldiretti - che nelmomento di sedersi a tavola la preferenza, sia tra glistranieri che tra gli italiani, e' accordata alle specialita'della tradizione Made in Italy, come dimostrano i successi deipunti di ristoro e dei ristoranti italiani presenti. Tra questiil Farmers Inn di Campagna Amica nella terrazza del Padiglionedella Coldiretti, l'unico dove quotidianamente vengono offertecolazioni, merende, pranzi, cene, aperitivi e happy hourdirettamente dagli agricoltori italiani. "Una correttaalimentazione non puo' prescindere dalla realta' produttiva eculturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quellisviluppati", ha affermato il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo nel sottolineare che "a questo principio nonpossono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche ocavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sonopero' molto lontani dalla realta' culinaria nazionale". .
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