Censis: nel 2013 a picco investimenti, da 2007 -333 miliardi
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Censis: nel 2013 a picco investimenti, da 2007 -333 miliardi

Censis: nel 2013 a picco investimenti, da 2007 -333 miliardi

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(AGI) - Roma, 5 dic. - Nel 2013 si e' registrato il valore piu'basso degli investimenti, a prezzi costanti, degli ultimitredici anni. Considerando la fase piu' acuta della crisi (dal2008), la flessione delle spese produttive e' stata superioreal 23%. E' quanto si legge nel 48esimo rapporto sullasituazione sociale del nostro paese elaborato dal Censis. Sisono ridotti di piu' di un quarto gli investimenti in hardware(-28,8%), costruzioni (-26,9%), mezzi di trasporto (-26,1%), maanche le spese per macchinari e attrezzature hanno registratouna flessione del 22,9%. Se si considera l'ammontare degliinvestimenti realizzati nel 2007 come benchmark (369 miliardidi euro) - spiega il Censis - si puo' dire che da allora finoal 2013 c'e' stata una mancata spesa cumulata per investimentisuperiore a 333 miliardi di euro. Eppure - si legge nelrapporto - a una cosi' accentuata flessione delle speseproduttive, determinata dalla recessione in atto e dalleaspettative negative, non e' corrisposto un peggioramento dieguale portata dei conti delle imprese e un proporzionaleprosciugamento di risorse liquide. Dal 2008 a oggi il margineoperativo lordo delle imprese si e' mantenuto elevato e atratti crescente. E il patrimonio netto disponibile delle imprese, oltre aessere 5,8 volte l'ammontare degli investimenti fissi lordi,rileva un andamento crescente. Una discrasia che per il Censis,non ha precedenti. Le risorse liquide disponibili sono passatedai 238 miliardi di euro del 2008 ai 279 miliardi del 2013(+17,3%). Se il grande capitalismo familiare italiano apparequasi sotto assedio, resta - questo il parere del Censis - unacarta vincente per il Paese il microcapitalismo di territorio.Ancora nel primo semestre del 2014 le esportazioni degli oltre100 distretti industriali (che contribuiscono per piu' di unquarto del valore aggiunto manifatturiero del Paese) sonocresciute del 4,2%, in termini tendenziali, a fronte di unincremento dell'1,2% dell'export manifatturiero complessivo.Nel 2014 il fatturato dei distretti e' stimato in crescita del2,2% e del 4,7% nel 2015. (AGI).
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