Cala la disoccupazione, il premier "ok ma non basta"
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Cala la disoccupazione, il premier "ok ma non basta"

Cala la disoccupazione, il premier "ok ma non basta"

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(AGI) - Roma, 2 mar. - Sembra essersi interrotta l'emorragia diposti di lavoro in Italia. Il tasso di disoccupazione a gennaiosi e' attestato al 12,6%. Lo comunica l'Istat aggiungendo chedopo il calo di dicembre, a gennaio il tasso di disoccupazionee' diminuito ancora di 0,1 punti percentuali, tornando sullostesso livello di 12 mesi prima. Allo stesso tempo aumenta l'occupazione. Dopo due anni dicalo nella media del 2014 crescono gli occupati dello 0,4%(88.000 unita' in confronto all'anno precedente). E' il centroItalia a registrare l'incremento piu' elevato (+1,8%), seguitodal Nord (+0,4%) mentre nel Mezzogiorno si registra un nuovocalo (-0,8% pari a -45.000 unita'). La crescita degli occupatiinteressa sia gli uomini (+0,2% pari a 31.000 unita') che,soprattutto, le donne (+0,6% pari a 57.000 unita'). Anche nel mese di gennaio il numero degli occupati hasegnato variazioni positive dopo la crescita di dicembre. Loscorso mese gli occupati erano 22 milioni 320 mila,sostanzialmente invariati rispetto a dicembre (+11mila) ma inaumento dello 0,6% su base annua (+131.000). Quest'ultimo dato ha fatto dire al premier: "Piu' 130mila posti di lavoro nel2014, bene ma non basta", scrive su Twitter Matteo Renzi. Soddisfatto anche il ministro del lavoro, Giuliano Poletti:"Il lieve incremento registrato anche a gennaio (+11 milarispetto al mese di dicembre) porta ad un aumento complessivodi 131 mila occupati su base annua. E' un risultatoincoraggiante dopo diversi anni di caduta dell'occupazione, che- insieme ai segnali positivi di crescita della produzioneindustriale e della fiducia di imprese e consumatori - faintravedere la possibilita' di un 2015 migliore perl'occupazione e l'economia, con un quadro di maggiorestabilita' in grado di favorire gli investimenti delleimprese". Nella media del 2014 tuttavia il tasso didisoccupazione raggiunge il 12,7% dal 12,1% di un anno prima,si tratta del record dal 1977. In aumento anche il tasso didisoccupazione giovanile (15-24 anni) che cresce di 2,6 puntipercentuali arrivando al 42,7%. Sempre l'Istat ha diffuso oggi i dati relativi a contipubblici dello stato. Nel 2014 il Pil e' diminuito dello 0,4%sotto i livelli del 2000, evidenzia l'Istituto. Per quantoriguarda il debito pubblico, l'anno scorso ha toccato illivello massimo dal 1995, inizio delle serie, al 132,1%. Maleanche il deficit, cresciuto al 3% rispetto al 2,9% del 2013cosi' come negativo e' l'andamento della pressione fiscale chel'anno scorso e' aumentata al 43,5% dal 43,4% del 2013. (AGI)
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